
Il comandante Ceccanti
Siena, 20 settembre 2021 - I primi colpi all’alba. Nel silenzio della domenica senese si sentivano le fucilate dei cacciatori. Tanti quelli che nel giorno dell’apertura generale hanno invaso la campagna, concentrandosi in particolare nei comuni di Buonconvento, nelle zone verdi fra Colle e San Gimignano, a Castelnuovo Berardenga e Monteriggioni. Numerose le doppiette che hanno puntato anche su Taverne ed Arbia, nei dintorni del capoluogo. «Una giornata che si è svolta senza incidenti – conferma il comandante della Polizia provinciale Marco Ceccanti –; tanti gli appassionati presenti il giorno dell’apertura generale anche se, ogni stagione, registriamo numeri sensibilmente ridotti rispetto al passato. Manca un po’ il ricambio generazionale". La Provinciale ha messo in campo per i controlli ben nove pattuglie, formate da 15 agenti e quattro ufficiali fra i quali il vice comandante Carlo Terzuoli. Verifiche sono state svolte a macchia di leopardo, dal nord al sud della provincia. A partire da quelle relative alle chiamate ricevute direttamente dalla centrale operativa della polizia provinciale che riguardavano tutte spari troppo vicini alle abitazioni. Le famiglie sentivano i pallini di ferro cadere sui tetti delle case.
Importante il lavoro di osservazione e di intervento degli uomini di Ceccanti. Che hanno effettuato a fine giornata ben 212 controlli sui cacciatori. Sono state elevate 11 sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle regole. A Pienza è scattata la multa perché non erano stati raccolti i bossoli dopo aver sparato, a Castelnuovo Berardenga per il mancato rispetto della distanza dalle abitazioni, altre due sanzioni per quest’ultimo motivo fatte dagli agenti a Siena. E ancora. Tre multati a Montepulciano: in un caso l’arma era stata riposta in auto scarica ma non dentro la custodia come prevede la legge, negli altri due non avevano segnato nel carniere i fagiani uccisi. E se un cacciatore a Murlo dovrà pagare perché sparava troppo vicino alla strada, a Sovicille un ’collega’ non ha rispettato i metri dalle case. Infine un paio le sanzioni a Rapolano per non aver segnato colombi e lepre abbattuti. Nel corso delle verifiche, quanto a selvaggina, la Provinciale ha registrato 13 fagiani uccisi, 11 lepri e 59 colombi. A seguito di una sentenza accolta dal Tar non si poteva sparare ieri a tortore e pavoncelle. Sarà possibile dal 13 ottobre.