Arezzo, 17 settembre 2023 – Ottimila doppiette quelle che oggi risponderanno presente all’apertura della ciaccia. La nuova stagione venatoria si apre con numeri in calo di circa il 10%. Tra i motivi una normativa europea stringente che si aggiunge al poco ricambio generazionale e a costi in crescita. «E’ presto per avere un dato definitivo dei tesserini 2023 ma la sensazione è che quest’anno assisteremo a un calo del 10% del numero di cacciatori. Una tendenza degli ultimi anni dovuta a vari fattori – spiega Sergio Fabianelli vice presidente provinciale associazione migratoristi italiani Anuu – i problemi economici, poi la mancanza di ricambio generazionale, tanti giovani si avvicinano alla caccia ma il Covid ha pesato sulla popolazione attiva. La cattiva gestione della fauna minuta e non ultima la «tegola« piovuta dall’Europa con il Regolamento che vieta uso e trasposto di cartucce contenenti piombo nelle zone umide: i trasgressori subiranno sanzione penale. Gli addetti non sono stati all’altezza creando paura e abbandono fra i cacciatori. Il 15 settembre il governo è corso ai ripari, ma ancora non abbiamo niente di ufficiale in mano. Serve depenalizzare trasporto e detenzione in prossimità di zone umide, e cartografie precise». Una criticità che ha creato anche la corsa alle cartucce consentite. «Le armerie hanno esaurito le cartucce consentite dalla legge Europea» continua Fabianelli. Ma ci sono tanti giovani che ogni anno si sottopongono al difficile esame per ottenere la licenza, quiz che spazia da zoologia a pronto soccorso e specie protette. E che la nostra sia una terra storicamente di cacciatori lo dimostra il fatto che la Toscana è ancora una delle regioni a densità più alta di appassionati.
CronacaCaccia, oggi la riapertura con 8mila doppiette