Andrea e il personale del San Giovanni
Firenze, 1 ottobre 2022 - Prima dell’incidente in motorino Andrea giocava in una squadra da semiprofessionista. Il suo sogno era appunto quello di proseguire su questa strada e diventare un domani un calciatore. Poi, un incidente ha infranto di colpo questo suo sogno. Andrea ha dovuto finire sotto i ferri e subire l'amputazione della gamba per avere salva la vita. Impossibile non rimanere colpiti dalla vicenda del giovane - un ragazzo appena maggiorenne - che da un momento all’altro ha visto cambiata la propria vita. Il sogno di diventare calciatore di questo ragazzo è un particolare che non è sfuggito ai medici che lo hanno avuto in cura durante queste settimane. E così, dopo la recente amputazione a una gamba, che si è rivelata necessaria vista la gravità dell’incidente, il ragazzo è entrato nella testa e nel cuore di tutto lo staff della terapia intensiva del San Giovanni di Dio, l’ospedale dove è stato eseguito l’intervento. Come anche il fatto che Andrea fosse un grande tifoso viola. L’ospedale ha deciso di fargli un regalo, è prima che venisse trasferito al Don Gnocchi per iniziare la riabilitazione: quello di fargli avere la maglia della Fiorentina autografata. A proporre l’idea, che è stata accolta con entusiasmo dal reparto dove Andrea è stato ricoverato e dove è rimasto per circa un mese, è stata la dottoressa Elisabetta Peruzzi, medico anestesista. È piaciuta a tutti dunque la proposta di consegnare ad Andrea una maglia viola con le firme della sua squadra del cuore. Subito lo staff si è attivato e “In meno di una settimana – racconta Paolo Boninsegni, direttore della terapia intensiva del San Giovanni di Dio – siamo riusciti a ottenerla”.
Così questa mattina, alla presenza anche dei chirurghi vascolari e degli ortopedici che in questo mese si sono presi cura di lui, è stata consegnata ad Andrea la maglia che porta la firma dell’attaccante della Fiorentina, Nicolas Gonzalez. Una sorpresa che è stata organizzata a poche ore dal suo trasferimento dal San Giovanni di Dio all’Istituto Don Gnocchi, per iniziare il percorso riabilitativo. Dopo l’incidente, Andrea era stato portato all’ospedale di Santa Maria Nuova. Per competenza specialistica è giunto successivamente all'ospedale San Giovanni di Dio. L’affetto di tutto il reparto nei suoi confronti è stato fin da subito grandissimo. “La storia di questo ragazzo – ha sottolineato il direttore della terapia intensiva del San Giovanni di Dio, Paolo Boninsegni - ci ha coinvolto molto”.
Maurizio Costanzo