LISA CIARDI
Cronaca

Allarme caldo torrido: "Viti e ulivi in sofferenza. Vendemmia in anticipo. Ma non si trova personale"

Per fortuna le piogge di primavera hanno stabilizzato le falde acquifere. La situazione varia in ogni provincia. I temporali sono il maggior nemico

Vendemmia anticipata a causa del caldo (Foto Ansa)

Vendemmia anticipata a causa del caldo (Foto Ansa)

Firenze, 10 agosto 2024 – I viticoltori toscani guardano il meteo perché il caldo torrido delle ultime settimane potrebbe compromettere una stagione iniziata bene, anche se non ovunque. Proprio la grande eterogeneità delle situazioni è infatti un altro tratto peculiare di questa annata, che registra variazioni non solo da una provincia all’altra, ma anche in aree diverse della stessa azienda agricola. "C’è una sofferenza conclamata di viti e ulivi rispetto a 7-8 giorni fa, a causa delle temperature estreme – spiega Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana e Cantina sociale Colli Fiorentini-Valvirginio – ma non è una situazione generalizzata. Capita che nello stesso vigneto, in base alla composizione del terreno, si vedano piante in buona salute e altre con foglie secche e restringimento dei chicchi. Se nelle prossime settimane la situazione non cambierà, potremmo registrare un calo importante della produzione, che era buona".

Andrea Rossi, presidente Consorzio Vino Nobile Montepulciano
Andrea Rossi, presidente Consorzio Vino Nobile Montepulciano

"Con queste temperature siamo abituati ad anticipare un po’ la vendemmia – prosegue Gianluca Cavicchioli, diretto di Confagricoltura Toscana – ma non è detto, valuteremo nelle prossime settimane. Quest’anno le piogge, a primavera, ci sono state e le falde sono cariche, ma il caldo torrido non aiuta. Gli ‘ultimi cento metri’ saranno determinanti per capire come chiuderemo la stagione. Bene intanto, la raccolta di cereali, che ha avuto risultati confortanti". "Per i rossi la vendemmia inizierà verso il 5-10 settembre – prosegue il vicepresidente provinciale fiorentino di Coldiretti, Gianluca Gasparri – con meno anticipo di quanto pensavamo fino a venti giorni fa. La primavera piovosa ha aiutato, ma le temperature oltre i 40 gradi mandano le piante in stress idrico. Preoccupa poi l’andamento dei mercati, frenati dalle guerre, ma anche il cambiamento di gusti, con l’affermazione dell’aperitivo e un calo dei rossi".

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"Ci siamo confrontati con imprenditori agricoli del settore vitivinicolo come Niccoló Bernabei e Vasco Torrini, che stanno valutando almeno un paio di settimane di anticipo nella vendemmia e che evidenziano problemi nel reperimento del personale proprio per il periodo insolito – spiega Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro –. La situazione è comunque diversa da zona a zona e vede più agevolati i terreni in fondovalle esposti a nord, un tempo penalizzati. Non a caso, sono in corso importanti sperimentazioni in montagna. Difficile infine la situazione dei mercati, penalizzati dalle tensioni internazionali". "Il quadro è molto vario – conferma Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – con livelli diversi di invaiatura, ovvero di maturazione dell’uva. Mediamente siamo in anticipo di una settimana, ma sarà determinante quello che accadrà dopo ferragosto. In diverse zone si registrano quantità inferiori al previsto perché la peronospora ha creato qualche problema, ma ciò che temiamo di più sono eventuali temporali estivi".