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Cronaca

Accatastamento caminetti e stufe: ecco la guida per mettersi in regola

Da questo mese possono scattare i controlli. Ma la multa, nel caso, si rischia solo dopo 60 giorni e due richiami

Caminetto in casa (foto di archivio)

Caminetto in casa (foto di archivio)

Firenze, 2 ottobre 2023 - Accatastamento caminetti, stufe o caldaie a biomasse: si può sempre fare, gratuitamente, anche dopo il 30 settembre. Insomma, i cittadini che non hanno ancora provveduto ad accatastare il proprio caminetto, stufa o caldaia a biomasse secondo quanto previsto dalla delibera regionale del marzo scorso, possono serenamente mettersi in regola, gratis, tramite la pagina web del Siert (www.siert.regione.toscana.it) accedendo tramite Spid o Cns. Nel caso di futuri controlli, laddove l'impianto non risultasse in regola, la delibera prevede comunque la possibilità di procedere, senza incorrere in sanzioni, all'accatastamento entro e non oltre 30 giorni dalla data del controllo. Insomma, la multa nel caso scatta dopo 60 giorni e due richiami.

Ma ricapitoliamo la questione.

La novità

L’obbligo di accatastamento dei generatori di calore alimentati a biomasse con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW presenti nelle abitazioni di tutto il territorio toscano sussiste da marzo 2023. Il tutto rientra nelle disposizioni a tutela della qualità dell’aria emanate dopo la sentenza della corte europea, che ha per esempio portato a bloccare i diesel euro 5 a Firenze (divieto di circolazione su parte dei viali di circonvallazione per i veicoli immatricolati tra il 2012 e il 2014).

I controlli

Fino al 30 settembre non erano previsti controlli, mentre dall’inizio del mese di ottobre il personale di Arrr (Agenzia regionale recupero risorse) potrà verificarne l’effettivo accatastamento.

Gli esclusi

Sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i camini dismessi e quelli che rappresentano l'unica fonte di riscaldamento dell’abitazione. In questo caso il cittadino non dovrà fare la procedura di accatastamento, ma solo una auto-dichiarazione, il cui modulo è scaricabile sempre dal sito del SIERT (www.siert.regione.toscana.it).

In cosa consiste questo obbligo?

Se nella abitazione è presente un generatore alimentato a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW, il responsabile dell'impianto (cioè il proprietario della casa o l'inquilino in caso di locazione) deve provvedere ad un "accatastamento semplificato" dell'impianto.

Perché la Regione ha deciso questo accatastamento?

La presenza di sostanze inquinanti in atmosfera è causa di molti problemi di salute. Tra i principali fattori inquinanti delle nostre città ci sono proprio gli impianti a biomassa. I dati scientifici dicono che un caminetto emette polveri fini PM10 per 840 grammi / giga joule, una stufa a legna 760, una a pellet 29. Una caldaia a metano (quelle che abbiamo nelle nostre case) emette 0,2 / giga joule. Insomma, a parità di energia prodotta un camino aperto inquina quanto 4200 caldaie! È per questo che la Regione Toscana vuole sapere quanti camini e stufe sono presenti sul proprio territorio: questo dato è fondamentale per mettere in relazione la diffusione di questi impianti e i fenomeni di inquinamento da PM10, al fine di migliorare le politiche per il contrasto dell'inquinamento atmosferico.

Questo obbligo vale per i vecchi impianti o per i nuovi?

L'obbligo è sia per i nuovi che per i vecchi impianti. Cambiano però le modalità. Nel caso l'impianto sia stato installato prima del 15 marzo 2023 è il responsabile dell'impianto (cioè il proprietario della casa o l'inquilino in caso di locazione) a dover procedere all'"accatastamento semplificato". Se invece l'impianto è installato dopo il 15 marzo 2023 dovrà procedere il manutentore-installatore, che accederà ad una diversa procedura direttamente dal portale SIERT dove è registrato come professionista. In questo secondo caso bisogna assicurarsi che l’installatore rilasci la ricevuta di accatastamento.

Che cosa si intende per generatore alimentato a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW?

Si tratta dei camini (sia aperti che chiusi con inserti), delle stufe e delle caldaie che usano biomasse (legna, pellet, cippato). Sono invece escluse dall'accatastamento le cucine economiche, ovvero stufe dedicate alla cottura dei cibi e non collegate all'impianti di riscaldamento.

Come faccio a sapere se il mio impianto ha una potenza nominale inferiore a 10 KW?

La potenza nominale è quella resa dal generatore all'ambiente e dichiarata dal fabbricante. Quindi verifica come prima cosa se hai una documentazione in tuo possesso attestante questa informazione (rilasciata dal tecnico quando ha installato l'impianto). Se non hai la documentazione procedi così:

Se hai un camino aperto procedi pure all'accatastamento semplificato, ti verrà chiesta solo la data di installazione (presunta).

Se hai camini chiusi con inserti, stufe e caldaie chiama il tuo tecnico di fiducia e verifica con lui. E' importante che tu lo faccia perché se l'impianto ha una potenza inferiore ai 10 KW puoi procedere all'accatastamento semplificato in autonomia ma se l'impianto ha una potenza superiore a 10 KW non procedere oltre. L'impianto rientra infatti nelle procedure ordinarie di accatastamento e dovrà essere proprio il tuo tecnico di fiducia ad accatastarlo sul SIERT (Il Sistema Informativo Energetico Regionale) al pari di un qualsiasi altro impianto termico.

Esistono delle eccezioni rispetto all'obbligo di accatastamento? Se il camino ad esempio è chiuso? Se non lo uso?

La delibera prevede soli due casi di esclusione dalle procedure di accatastamento:

- generatori a biomassa che risultino chiusi, dismessi o non in funzione, da considerarsi quindi al pari di elementi/complementi di arredo.

- generatori a biomassa di potenza nominale inferiore a 10 kW utilizzati in maniera occasionale e saltuaria, individuabili nei soli casi in cui nell'abitazione non sia presente nella stessa unità immobiliare un ulteriore generatore per il quale sussista obbligo di accatastamento. In altre parole, puoi per adesso non accatastare il tuo camino se in quella casa non ci sono altri impianti termici (caldaie, stufe etc etc).

Se ti trovi in una delle due situazioni sopra richiamate puoi trasmettere una "auto-dichiarazione" compilando il modello disponibile al link https://siert.regione.toscana.it/documenti/dichiarazione_sostitutiva.pdf ed inviare una mail a questo indirizzo [email protected]. Ricorda di allegare anche un documento di identità (fronte/retro).

Come procedere all'accatastamento semplificato? Cosa devo fare?

La procedura, molto semplice, potrà essere svolta direttamente da tutti i cittadini, senza bisogno di conoscenze tecniche. E' sufficiente collegarsi, attraverso le proprie credenziali SPID, a questo link https://siert.regione.toscana.it/cit/views/login.php?ri=1 ed il sistema collegherà direttamente il generatore a biomassa sotto il codice-impianto già corrispondete all'unità immobiliare. È importante che la procedura la faccia la persona cui è intestato impianto.

La procedura di accatastamento semplificata prevede l'uso di una piattaforma informatica. E se non ho le credenziali SPID? O non ho accesso ad internet?

Nessun problema. Per i cittadini responsabili dell'impianto che abbiano difficoltà nelle procedure informatiche di registrazione è attivato il numero telefonico 800151822 dedicato, a cui è possibile chiedere informazioni.

Link al videotutorial https://siert.regione.toscana.it/videotutorialscheda.php?mn=12&stmn=1&vdt_id=14