Grosseto, 5 gennaio 2025 – Una storia che si è risolta con un lieto fine quella del cane Mimì. Questo pastore maremmano femmina di quattro anni cresciuta in branco era scappata il 30 novembre da Pontedera, precisamente dalla sua casa a Montecastello. È stato ritrovato nel grossetano qualche giorno fa dopo aver percorso oltre 150 chilometri da sola. Tutto grazie a un gruppo di ricerca creato da Angela Piccini Simi e Nadia Calosi.
“lo abito a San Donato in Poggio, frazione di Barberino Tavarnelle - spiega Angela -. Una sera torno da lavoro, apro Facebook, e vedo una segnalazione: Mimì era stata avvistata su una strada proprio vicino casa mia. A quel punto prendo l’auto, mi metto a cercare il cane e incontro effettivamente Mimì. Era a 50 metri da casa mia, era il 18 dicembre: la trattengo per almeno un paio di ore, chiamo il proprietario che per arrivare ci mette ore, ma a quel punto il cane si era già dato nuovamente alla fuga. Era notte, le 9 di sera. Da quel momento ci siamo ritrovati su Facebook, parlo di una trentina di persone, da tutta la Toscana. Abbiamo creato un gruppo Whatsapp e abbiamo monitorato tutti gli avvistamenti di questo cane. Abbiamo ricostruito la sua storia: era cresciuto in branco, abituato a stare libero, era stato per poco in un canile a Lajatico. La nostra sensazione era che Mimì volesse cercare il branco. Abbiamo fatto anche delle mappe su carta, e infatti Mimì ha seguito un percorso ben preciso. Abbiamo verificato ogni segnalazione: non siamo volontari ma gente comune, lo abbiamo fatto tutti solo per amore degli animali. Mimì era spaventata e non si lasciava avvicinare. Per ritrovarla ci siamo mossi anche il giorno di Natale: quando sapevamo che Mimì era stata avvistata in un determinato luogo, partivamo con scatolette, cibo ecc. Il cane percorreva anche 15-20 km al giorno, non era facile prenderlo. Fortunatamente nella nostra rete c’erano persone da tutta la Toscana, io da Barberino Tavarnelle, altre da Paganico, Empoli, Ponte a Elsa, Pisa: è stata una rete così forte e diffusa a macchia d’olio, che condivideva gli avvistamenti e si muoveva sul territorio, andando a lasciare tracce e fare punti cibo. Post e condivisioni che sono arrivate fino alla provincia di Grosseto. Mimì è stata avvistata anche sull’Aurelia dalla Polizia Stradale di Larderello, che l’ha seguita anche coi droni. È stata fatta uscire dall’autostrada e fortunatamente a quel punto è entrata in un giardino privato: è stato chiuso il cancello e Mimì è stata presa grazie a una volontaria di zona, Federica Bellone, che ha posizionato la gabbia trappola. E poi la veterinaria Beatrice Darini ha monitorato le condizioni di Mimì. Hanno fatto anche loro tutto a titolo totalmente gratuito, spinte solo da puro amore degli animali”.
Un lieto fine ottenuto grazie all’impegno di queste persone che si sono ritrovate via social. Una cattura che ha avuto l’ausilio della Polizia stradale di Larderello e Andrea Boncioli della VAB.
“Questo cane ha un microchip intestato ai proprietari – ha detto Angela Piccini -.Il canile che aveva dato Mimì ai proprietari, con insistenza ha rivoluto il cane, e si è preso ingiustamente il merito della cattura, mentre non lo ha seguito se non condividendo qualche post su Facebook. Noi ci siamo accertati che Mimì tornasse ai legittimi proprietari: li ho avvisati io, nessun altro lo aveva fatto. Il cane è scappato a fine novembre ed è stato catturato il 2 gennaio alle 18,37. Quel giorno Mimì è stata portata a casa della volontaria, mentre il canile lo ha preso in consegna e riconsegnato ai proprietari. Tengo a sottolineare che questa è una storia d’amore, di gente comune da tutta la Toscana che coi propri mezzi, anche a Natale, si sono attivati, facendo chilometri per mettersi sulle tracce di Mimì. Se noi non avessimo fatto rete ora Mimì non sarebbe tornata a casa”. Mimì è stato ritrovato a Braccagni.