LISA CIARDI
Cronaca

Capecchi (FdI): "No alla procedura semplificata per la Terza Torre di Novoli"

Il consigliere regionale denuncia: "Con l'inserimento fra le opere strategiche si potranno superare i vincoli che valgono per gli altri, alla faccia del Comune di Firenze"

Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia

Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia

Firenze, 6 febbraio 2025 - «Perché la Regione ha bisogno che la Terza Torre sia considerata un’opera strategica e quindi soggetta a procedura semplificata? Perché non seguire la procedura normale come qualsiasi altro soggetto? E qual è il senso di togliere ancora una funzione al centro storico di Firenze?». A porsi queste domande è Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione controllo della Toscana a proposito del nuovo palazzo di ben 13 piani (più piano terra e interrato) e con un’altezza di 55 metri che, nel complesso di Novoli, dovrebbe ospitare nuovi uffici della Regione, permettendo il trasferimento della giunta dalle stanze di piazza Duomo. Un progetto lanciato dal presidente della Regione, Eugenio Giani, che nella Terza Torre porterebbe i propri uffici e verso il quale Palazzo Vecchio ha sempre mostrato perplessità, proprio per l’impatto dell’opera.

«La legge regionale 43/2024 che modifica la norma del 2004 sulla gestione del patrimonio regionale ha previsto che la Regione possa, sul proprio patrimonio, far valere “regole speciali” anche in deroga agli strumenti pianificatori dei Comuni – spiega Capecchi -. A suo tempo, a una mia precisa domanda fu risposto in Commissione che la Terza Torre di Novoli, ovvero il nuovo e imponente edificio per gli uffici della Regione Toscana (con un costo di almeno 55 milioni di euro), non sarebbe rientrata nella normativa speciale per le opere strategiche. Al contrario, la prima delibera di giunta regionale attuativa della legge, ha inserito il progetto nelle opere strategiche. Questo significa – prosegue il consigliere - che si potranno superare vincoli urbanistici e procedurali per la realizzazione di quest’opera mastodontica, in barba alle regole che valgono per tutti gli altri, ma anche alla faccia della maggioranza (di sinistra) che governa il Comune di Firenze. Con una evidente lesione alla competenza e autonomia degli enti locali».

Ma c’è un altro dato a preoccupare Fratelli d’Italia, ovvero il fatto che il trasferimento degli uffici della presidenza della Regione fuori dal contesto del centro storico della città porti a un ulteriore impoverimento di questa area, già oggi monopolizzata dai turisti.

«Il rischio – conclude Capecchi – è che un domani non troppo lontano anche il Consiglio regionale, con tutti gli uffici, sia portato fuori dal cuore del capoluogo, con ulteriore impoverimento di funzioni pubbliche e relativi addetti. Andando di fatto a praticare quel consumo di suolo tanto vituperato nelle dichiarazioni ufficiali. Per questi motivi è mia intenzione riportare la questione nella Commissione Controllo».