Firenze, 4 ottobre 2024 – Umbria e Toscana con Todi e Carrara conquistano due posti nella cinquina finale per il titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Oltre alla città apuana, che ha presentato un dossier dal titolo ‘Carrara: da 2mila anni contemporanea’, e al ‘Ponte contemporaneo’ di Todi il Ministero della Cultura ha selezionato Gallarate (Varese), ‘La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura’, Gibellina (Trapani), ‘Portami il futuro’, e Pescara, ‘Pescara città contemporanea. Una porta aperta ai sogni’.
Inizialmente erano state 23 le città a presentare la propria candidatura, ora i cinque Comuni selezionati saranno convocati a Roma il prossimo 25 ottobre per le audizioni pubbliche.
“Siamo felici e orgogliosi di essere stati selezionati nella cinquina, è un primo importante riconoscimento non solo della bontà del progetto che abbiamo presentato, ma anche della storia, delle tradizioni e delle grandi potenzialità di Carrara – dice la sindaca di Carrara Serena Arrighi -. Come ho sempre detto fin da quando abbiamo deciso di farci avanti, questa candidatura è per noi un manifesto di quello che vogliamo costruire in città facendo della cultura un imprescindibile volano di sviluppo e di rilancio per Carrara. Oggi abbiamo compiuto un ulteriore passo concreto in questa direzione e lo abbiamo fatto grazie a un percorso virtuoso che, con il supporto di Fondazione Fitzcarraldo, ha coinvolto una squadra di altissimo livello composta da grandi professionisti e da tante realtà del territorio, sia pubbliche che private. Tutto ciò ci ha permesso di costruire una progettualità importante che ora è stata riconosciuta anche dal Ministero della Cultura, una progettualità che in ogni caso ci lascerà un bagaglio di conoscenze e di indicazioni sul quale continuare a costruire la Carrara di domani”. “E’ una bellissima notizia, ora tutta la città dovrà lavorare per raggiungere l’obiettivo – aggiunge l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara Gea Dazzi -. Con questa candidatura, con questo dossier abbiamo indicato una strada che ora dovremo percorrere tutti assieme”.