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Carabinieri, il giuramento di 644 allievi marescialli

La cerimonia di giuramento e conferimento degli Alamari agli allievi del decimo corso triennale della Scuola marescialli e carabinieri si è svolta alla presenza del generale Teo Luzi

Il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi

Firenze, 19 giugno 2021 - Nuovi Carabinieri entrano a far parte dell'Arma, storica e prestigiosa istituzione al servizio esclusivo dei cittadini. Cerimonia di giuramento, stamattina a  Firenze, per 644 allievi marescialli del decimo corso triennale della Scuola marescialli e brigadieri dei Carabinieri del capoluogo toscano. La cerimonia si è svolta alla presenza, tra gli altri, del comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, del comandante delle scuole Adolfo Fischione e del comandante della scuola Claudio Cogliano, nel rispetto delle norme anti Covid. Assenti i parenti degli allievi che hanno potuto seguire l'evento da remoto.

Il decimo corso triennale, intitolato alla medaglia d'oro al valor militare luogotenente Marco Coira, è iniziato il 16 novembre 2020 e si è svolto tutto in presenza nelle aule della scuola. I 644 allievi sono stati iscritti al primo anno del corso di laurea in scienze giuridiche della sicurezza, così come previsto dalla convenzione stipulata tra la Scuola marescialli e brigadieri e l'Università degli Studi di Firenze. «Il corso - ha spiegato Luzi, è intitolato, come spesso accade della vita militare a un nostro eroe, in questo caso al luogotenente Coira che è stato protagonista, anni fa, di un intervento per il quale ha rischiato la vita lui e i suoi familiari, per garantire i principi della legalità e della vicinanza al cittadino». «Questo giuramento è un segno di ripresa e vuole trasmettere ottimismo ai carabinieri, ma più in generale agli italiani. È un momento importante in cui nuovi carabinieri entrano a far parte di questa istituzione ultra secolare che è al servizio esclusivo degli italiani. Condividere questo momento con altri carabinieri e con gli italiani è anche segno di ottimismo e di speranza». Così il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Teo Luzi, questa mattina a  Firenze, in occasione della cerimonia di giuramento e conferimento degli Alamari agli allievi del decimo corso triennale della Scuola marescialli e carabinieri. Quelli della pandemia «sono stati mesi di straordinario impegno, perché a marzo 2020, come tutti gli italiani, abbiamo preso atto che il mondo stava cambiando. L'Arma si è subito organizzata, ha adottato tutta un serie di meccanismi volti ad assicurare il servizio e mi piace ricordare che l'Arma non ha chiuso nessuna stazione: le 5.500 stazioni sul territorio nazionale, sia territoriali che forestali, sono rimaste sempre aperte al servizio del cittadino». Lo ha detto il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, oggi alla Scuola marescialli e brigadieri dei Carabinieri di Firenze dove ha preso parte alla cerimonia di giuramento e conferimento degli Alamari agli allievi del decimo corso triennale. «E anche quando abbiamo avuto casi di emergenza - ha aggiunto - abbiamo sanificato gli ambienti, abbiamo sostituito il personale, mettendo in sicurezza quello contagiato, ma continuando a garantire il servizio. Peraltro mi piace anche sottolineare che essendo stati mesi di situazione straordinaria abbiamo cercato di stare vicino alla gente esprimendo rassicurazione, facendoci carico anche di attività che non sono propriamente di polizia come il prelievo della pensione per gli anziani rimasti isolati o la consegna dei tablet degli istituti scolastici ai ragazzi che volevano continuare la propria attività didattica a distanza. Quindi i carabinieri ci sono stati, ma non ci sono stati solo per ordine del comando generale - ha concluso Luzi - ma ci sono stati per intima convinzione di tutti quanti di dover dare un servizio al Paese».Maurizio Costanzo