“Carichi di lavoro eccessivi”. Domani incrociano le braccia i lavoratori Coca Cola

Sono sessanta in tutta la Toscana. I sindacati: “Gli obiettivi di vendita e le attività affidate ai promoters sono continuamente aumentate, costringendo spesso i lavoratori a un impegno che va oltre il normale orario di lavoro”

Un presidio lavoratori Coca Cola a Milano (Foto archivio)

Un presidio lavoratori Coca Cola a Milano (Foto archivio)

Firenze, 23 settembre 2024 - Un impegno che va ben oltre l’orario di lavoro e obiettivi di vendita sempre più alti. Le condizioni dei lavoratori della rete commerciale Coca Cola Hbc Italia (una sessantina in Toscana) continuano a peggiorare. Per questo, domani i lavoratori incroceranno le braccia e parteciperanno ad un presidio, domattina dalle 11,30, davanti al quartier generale di Coca Cola a Sesto San Giovanni (Milano). I dipendenti denunciano da tempo eccessivi carichi di lavoro.

Dopo una trattativa avviata nel mese di novembre dello scorso anno, i confronti avuti e il percorso intrapreso non hanno purtroppo portato al raggiungimento dell’obiettivo alla base della mobilitazione. Il coordinamento nazionale della rete commerciale e le segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila hanno valutato insufficienti le proposte aziendali e hanno deciso quindi di proclamare otto ore di sciopero.

“Le soluzioni individuate – dice il segretario toscano della Fai-Cisl, Massimiliano Gori - non accontentano le lavoratrici e i lavoratori in quanto non prospettano sostanziali riduzioni dei carichi di lavoro nel breve e nel medio-lungo termine. Il tema degli eccessivi carichi di lavoro è oggetto di discussioni con l’azienda da anni e gli impegni più volte enunciati nei confronti dei sindacati sono rimasti lettera morta; anzi, gli obiettivi di vendita e le attività affidate ai promoters sono continuamente aumentate costringendo spesso le lavoratrici e i lavoratori a un impegno che va oltre il normale orario di lavoro. La misura è ormai colma. Le segreterie nazionali unitamente al coordinamento della rete commerciale ritengono necessario che l’azienda inverta immediatamente la tendenza restituendo alle lavoratrici e ai lavoratori ritmi e carichi di lavoro che consentano il necessario bilanciamento tra lavoro e vita privata”.

“In Toscana – continua Gori - gli addetti della rete commerciale oltre che con i carichi di lavoro esagerati devono anche fare i conti con una impropria organizzazione dell’attività lavorativa, soprattutto per quello che riguarda la gestione degli ipermercati. Per questo i lavoratori parteciperanno compatti anche alla manifestazione che domani alle 10 partirà dalla sede dell’azienda”.