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Carlo III, re d'Inghilterra: "La sua amata Toscana: qui dipingeva tra vigne e ulivi"

La morte della regina Elisabetta: il trono passa al figlio, che più volte ha visitato Firenze, dove ha come amici i nobili Frescobaldi

Firenze, 9 settembre 2022 - Il nuoro re d'Inghilterra Carlo III è un grande appassionato di Toscana. I suoi paesaggi, la sua storia, il suo cibo, sono da sempre un riferimento importante per lui. Lo racconta la marchesa fiorentina Bona Marchi Frescobaldi, che con il marito Vittorio Frescobaldi sono amici personali del nuovo re d'Inghilterra da 37 anni. Durante i quali Carlo ha visitato Firenze e la Toscana più di una volta, a partire dagli anni Ottanta. Bei ricordi per i Frescobaldi, quando Carlo non solo voleva visitare tutti i luoghi più caratteristici della regione.

Ma, da appassionato di pittura, dipingeva i paesaggi che vedeva ad acquerello. Un re insomma profondamente legato a questa terra. Non per niente la marchesa Frescobaldi lo indica come un re che darà all'ambiente un peso particolare. 

"Carlo sarà un grande re, un re adatto ai nostri tempi attuali. Sarà un re con una spiccata sensibilità ecologica: lui è stato un antesignano oltre trent'anni fa, quando fu tra i primi ad occuparsi di difesa dell'ambiente e architettura sostenibile", dice Bona Frescobaldi. 

Pur vantando la famiglia Frescobaldi con i reali d'Inghilterra rapporti da quasi 700 anni, come storici fornitori di vini della monarchia, lo stretto legame tra Bona e Vittorio con Carlo d'Inghilterra si è rafforzato nel 1985 quando con Lady Diana arrivò in Italia per il suo primo viaggio ufficiale, durato dal 19 aprile al 5 maggio.

A Firenze la coppia reale fu ospite nella Villa La Pietra di Sir Harold Acton, il grande storico dell'arte e collezionista amico comune. In onore del principe di Galles e della moglie, i Frescobaldi organizzarono una colazione nella loro villa di campagna.

Nei giorni fiorentini Carlo e Diana ammirarono il Duomo con la cupola del Brunelleschi, la basilica di Santa Croce, gli Uffizi, Palazzo Pitti e l'abbazia di San Miniato al Monte e i coniugi Frescobaldi furono sempre, unici, con loro. "Ero eccitato dall'idea di vedere Firenze", ha scritto Carlo nei suoi diari.

E da allora Bona e Vittorio Frescobaldi sono stati i soli aristocratici italiani ricevuti regolarmente a Buckingham Palace. Amante dell'Italia e della Toscana in particolare, nel 1986 il principe Carlo fu ospite dei Frescobaldi per otto giorni nella loro residenza di via Santo Spirito a Firenze.

"Fu una settimana memorabile durante la quale volle conoscere la Toscana - racconta la marchesa - Tutte le mattine dal centro di Firenze ci spostavamo in una città diversa: visitammo Pisa, San Gimignano, Volterra e Lucca e in ogni tappa ci attendeva uno storico dell'arte per fare da guida. Carlo era anche appassionato di acquerelli e ogni ogni giorno lo portavamo a vedere paesaggi nuovi che lui poi dipingeva".

Racconta sempre Bona Frescobaldi: "Sempre in quella lunga visita del 1986 portai Carlo nella nostra tenuta di Nipozzano e insieme piantammo, a simbolo della nostra amicizia, una pianta di vite e una di ulivo. A ricordo di quel giorno bellissimo, ogni 14 novembre per il suo compleanno mando a Carlo una bottiglia dell'olio di prima spremitura Laudemio e alla sua consorte Camilla una bottiglia del nostro miglior vino".

Nel 1988 Carlo tornò di nuovo in Toscana, sempre ospite dei Frescobaldi, in compagnia della cugina Sarah, visitando anche Montalcino e Pienza. Poi ci furono altre visite, fino all'ultima nell'aprile 2017 quando Carlo arrivò a Firenze con la consorte Camilla per tre giorni.

E anche in quell'occasione l'allora principe di Galles volle salutare i suoi amici Frescobaldi, che lo accompagnarono in diversi appuntamenti. "Camilla la chiamo per nome, con Carlo sono più deferente: lo chiamo Sir", precisa Bona Frescobaldi. "La Regina Elisabetta l'ho incontrata spesso, ne ero quasi intimidita ma lei sapeva mettere le persone a loro agio. E' stata una grande, magnifica sovrana, diventata un'icona della storia contemporanea".