Viareggio, 1 febbraio 2024 – Il mondo al contrario non è solo quello di Roberto Vannacci. Di questi tempi a Viareggio – dove abita il generale-scrittore – il mondo al contrario è quello del Carnevale dove per storia, cultura e tradizione viene rovesciato l’ordine costituito e dove il proibito diventa lecito.
Almeno nei giorni dei corsi mascherati o, forse ancora di più, durante le pazze notti della Darsena e delle altre feste rionali. Si scherza a Carnevale, certo, ma, forse, a pensarci bene, in questo mondo al contrario fatto di ‘farina, carta e colla’ (come cantano Elio e Mirco Mariani nella canzone ufficiale della manifestazione) non c’è cosa più seria delle sfilate in maschera che toccano i 151 anni di vita.
Più che un divertimentificio, è un business che coinvolge quasi trenta aziende con i suoi dipendenti (i carristi di Prima e Seconda categoria con i mascheratisti) per un indotto difficilmente calcolabile ma che si aggira su alcune decine di milioni di euro.
Sono 55 – su un totale di circa 70 – gli alberghi aperti fuori dalla tradizionale stagione estiva che fanno già registrare un sold out soprattutto in concomitanza con i corsi del sabato (il 3 febbraio il primo e il 24 l’ultimo) e con il lungo ponte di coriandoli che va da giovedì 8 a martedì grasso (tre corsi mascherati e cinque notti in Darsena a ballare fino a notte fonda accanto ai mega yacht ormeggiati in banchina).
I ristoranti hanno già predisposto i doppi turni a pranzo e a cena, bar e pizzerie hanno più che raddoppiato gli ordini in previsione del primo assalto in maschera sui viali a mare. Complessivamente per tutta la durata dell’evento si aspettano circa 350mila spettatori che lo scorso anno garantirono un incasso monstre di oltre 4 milioni di euro fra abbonamenti (costano 50 euro) e biglietti per il singolo corso (20 euro).
Soldi che hanno riempito le tasche di Burlamacco, ma a veder bene anche di tanti operatori economici della città e dei loro dipendenti. Niente male come boccata d’ossigeno in pieno inverno.
«La Toscana attraverso il Carnevale di Viareggio – ha detto ieri il presidente della Regione Eugenio Giani nel corso della presentazione – fa risaltare i suoi tratti caratteriali legati all’ironia, alla battuta, allo scherzo, alla sagacia ma anche alla creatività nel costruire carri che contengono temi internazionali e focalizzano aspetti di attualità. Ritengo che il Carnevale di Viareggio sia un evento mondiale che nulla ha da invidiare ai Carnevali che si svolgono in paesi, come quelli dell’America latina, che tradizionalmente sono vocati a questa festa".
Il Carnevale non è solo business. E’ anche impegno sociale. Burlamacco sposa infatti una battaglia della Toscana delle delle donne rilanciando l’appello per la liberazione di Narges Mohammadi. Il 13 febbraio, martedì grasso, e la domenica successiva al corso sarà presente un tavolo per la sottoscrizione dell’appello. Il Carnevale è anche cultura con l’allestimento di sette mostre di cui una all’aperto in Passeggiata e un’altra dedicata a Sergio Staino, recentemente scomparso e che realizzò un carro una ventina di anni fa.
Il sipario sul teatro delle maschere si apre sabato alle 15 con la prima sfilata che sarà dedicata anche ai buongustai grazie all’associazione tortellante con gli chef Massimo Bottura e Giuseppe Mancino.
Repliche l’8, 11, 13, 18 e 24 febbraio con la lettura dei verdetti e i fuochi d’artificio.