
spesa
Arezzo, 28 marzo 2025 – La percezione delle persone è quella di un carrello sempre più in salita, con prodotti di tutti i tipi rincarati indiscriminatamente.
A dirlo i cittadini alle prese con le buste della spesa da riempire ma anche associazioni come Federconsumatori, che dati alla mano leggono il disagio di lavoratori e pensionati. Tutti accomunati dalla difficoltà ad arrivare a fine mese. Ma a parlare sono soprattutto i dati. I numeri dell’Istat elaborati dall’ufficio statistiche del Comune di Arezzo parlano chiaro. Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati e di quelli non lavorati accelerano, così come quelli del «carrello della spesa». L’impennata del paniere si fa sentire anche ad Arezzo, lo dimostrano sia il valore tendenziale, e cioè riferito allo stesso mese dell’anno precedente, che quello congiunturale, ossia la variazione rispetto al mese precedente, dei principali prodotti, i dati sono aggiornati a febbraio 2025.
Per fare qualche esempio, pane e cereali sono saliti dell’1,9 in un anno e dello 0,2 nell’ultimo mese rilevato e cioè tra febbraio e gennaio 2025. Le carni hanno fatto peggio e in un anno sono salite del 4,7, mentre rispetto a gennaio di quest’anno a febbraio salgono dello 0,9. Pesci e prodotti ittici salgono in dodici mesi dell’1,9 e nell’ultimo raffronto tra febbraio e il mese precedente dell’1,7. L’impennata è inesorabile anche per latte, formaggi e uova saliti dell’1,2 in un anno e dell’1,6 in un mese. Oli e grassi in un anno hanno fatto un balzo dell’1,9 e sono in leggero calo, -0,1, tra febbraio e gennaio 2025. La frutta sale di 0,8 nel valore tendenziale e dell’1,3 in quello congiunturale.
I vegetali in un anno sono aumentati del 4%, un aumento non recuperato dal -0,3 segnato tra febbraio e gennaio di quest’anno. Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi, scesi in un anno del -0,3, nell’ultimo mese risalgono dello 0,6. Poi c’è il balzo di caffè, tè e cacao, in un anno +14,5, prodotti che continuano a salire con il +1,5 dell’ultimo mese rilevato. In salita anche acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura: 2,1 in un anno e 0,9 nell’ultimo mese. Per consolarci possiamo berci su visto che i vini sono scesi del -2 in un anno e del -0,4 tra febbraio e gennaio 2025.
Più o meno stabili la fornitura di acqua (nessun aumento) e la raccolta di rifiuti (salita del 2,9 in un anno ma ferma rispetto al mese precedente). L’energia elettrica sale del 2,7 in un anno e dello 0,2 in un mese, il gas impennato del 5,5 in dodici mesi, è sceso a febbraio rispetto a gennaio del -0,3. In salita anche mobili, arredi e prodotti farmaceutici.
In crescita il costo dei servizi di parrucchiera e i trattamenti di bellezza, gli articoli di cartoleria. Fermo invece il prezzo del mercato auto e moto. In leggero calo il trasporto su gomma, ferro e gli aerei, ma secondo Federconsumatori ad aprile i numeri torneranno a salire vertiginosamente in vista delle vacanze di pasqua e del ritorno a casa di molti fuori sede. Non resta che cercare di mantenere alta l’attenzione, scegliere i prodotti in offerta e controllare sempre le confezioni, valutando il prezzo al chilo e sulla quantità, per evitare gli espedienti a cui ricorrono alcune aziende non corrette che camuffano gli aumenti con una diminuzione di prodotto.