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Carosello
Firenze, 3 febbraio 2022 - C’è una frase ben impressa nella mente degli adulti: “Dopo Carosello tutti a nanna”. Tanto che ancora oggi, diventati genitori o nonni a loro volta, può capitare la pronuncino con un pizzico di nostalgia ai propri figli e nipoti. I tempi sono molto cambiati da allora, ma nonostante sia anacronistico pensare di mandare i bimbi a letto così presto, quel ricordo è indicativo di quanto Carosello abbia inciso nella memoria collettiva.
È stato l’antesignano dei moderni spot e dal 3 febbraio 1957 fino al 1977 ha scandito il ‘coprifuoco’ per i bambini. In onda puntuale alle 20,50 sull’allora unica rete televisiva italiana, appuntamento attesissimo dalle famiglie italiane riunite in casa, perlomeno di quelle che possedevano un televisore. Quello che oggi è un ricordo che ha il valore di una macchina del tempo, per lunghi anni, coi suoi divertenti sketch seguiti da messaggi pubblicitari, è stato una consuetudine che scandiva il ritmo di fine giornata.
Tutto nacque per effetto di una legge che proibiva la pubblicità all’interno delle trasmissioni. Da qui l’idea di fare uno stacco concentrando le ‘reclame’ con una rigida scaletta: un numero di secondi da dedicare all’intrattenimento, musicale o comico, la cui trama doveva essere però estranea al prodotto. Ogni scenetta aveva la durata di circa 2 minuti e solo nel codino finale trovava spazio la pubblicità vera e propria con la vista del prodotto. Che non fosse un semplice intrattenimento lo si capisce dalle firme illustri come Luciano Emmer, Age & Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Ugo Gregoretti, Valerio Zurlini, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini.
Gli spettatori nel ‘77 erano quasi 20 milioni, per metà bambini. Per l’animazione fu dunque un’epoca gloriosa, oltre che una grande palestra di talenti e personaggi, da Calimero all’Omino coi Baffi a Carmencita. In breve Carosello divenne un appuntamento amatissimo, simbolo, anzi cuore della stessa tv. Il successo sta in un’idea geniale: mettere la pubblicità al centro della tv, senza nessuna parvenza subliminale e ingannevole. E ha funzionato, come sempre accade per le cose vere e belle: che possono passare, ma non venire dimenticate.
Nasce oggi
Paul Auster nato il 3 febbraio 1947 a Newark, New Jersey, Stati Uniti. Scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico. Ha detto: “Ho capito che i libri non sono mai finiti, che è possibile per alcune storie continuare a scriversi senza il loro autore”.