Firenze, 8 dicembre 2021 - Maurizio Sessa non è soltanto un appassionato dell’opera e, in questo caso, un conoscitore di Caruso: è, principalmente, un attento studioso che rifugge l’approssimazione, grazie al suo lavoro fatto di continua ricerca nella vita e nell’opera del Re dei Tenori. Da questo suo certosino lavoro di ricerca è nato un libro di raro pregio, “Caruso & Friends. La nascita del Re dei tenori” edito da Florence Art Edizioni di Firenze.
Un libro che sta suscitando un grande interesse internazionale, con recensioni apparse su prestigiose testate giornalistiche di tutto il mondo, riviste specializzate e, fatto di non poco conto, anche sul “Corriere del Canada “ e “La Voce di New York”. Il 2 agosto, nel giorno del centenario della scomparsa di Caruso, il libro è stato presentato nel corso della trasmissione di Rai 1, ‘Uno mattina’ e successivamente in un servizio curato dalla redazione toscana del Tg3. Amici veri, amici presunti, amici falsi: per la prima volta un libro cerca di riunire le figure che furono decisive, in un senso e nell'altro, nel bene e nel male, per la strepitosa carriera di Enrico Caruso, il re dei tenori, il più grande di tutti. Nell’anno del centenario della scomparsa è arrivato sugli scaffali questo volume che contiene pure un tributo al grande cantante lirico da parte di un suo 'erede', Andrea Bocelli, e una prefazione della studiosa Gabriella Biagi Ravenni, presidente del Centro studi Giacomo Puccini di Lucca.
Il libro sarà presentato il 10 dicembre, alle 16.30 presso l’auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago. L’evento, che rientra nelle celebrazioni del mese pucciniano 2021, vedrà dialogare con l’autore il professor Claudio Toscani. Il 16 dicembre alle ore 17 il libro sarà presentato a Firenze nella sala Sibilla Aleramo della biblioteca delle Oblate. Dopo il saluto della vicesindaca Alessia Bettini, della presidente della commissione cultura della Regione Toscana, Cristina Giachi, del presidente dell’Associazione Toscana Usa, Maurizio Mancianti e del copresidente Andrea Davis, interverranno Gabriella Biagi Ravenni, presidente del Centro Studi G.Puccini, il presidente della Fondazione Lucio Dalla, Andrea Faccani e il fondatore di Enterprise 8, Roberto Gasparini.
Caruso, come ogni divo, affermatosi tra fine ‘800 e inizio ‘900, ancor prima dunque della nascita dello star system, fu contornato da una folta schiera di conoscenti e amici che adesso vengono censiti, indagati e riscoperti da Maurizio Sessa, giornalista e scrittore fiorentino con radici partenopee, nato come Caruso addirittura nello stesso rione di San Giovanniello, a Napoli. Il pretesto da cui prende le mosse il lavoro di Sessa è una preziosa collezione di fotografie inedite appartenenti all'autore, che ritraggono personaggi famosi e meno noti del teatro musicale. La galleria spazia dal compositore di Adriana Lecouvreur Francesco Cilea al baritono Mattia Battistini, che fu famosissimo nella Russia zarista; da Angelo Neumann cantante, direttore d'orchestra e biografo di Richard Wagner alla soprano australiana Nellie Melba che fece coppia con Caruso nella Bohème di Puccini. Proprio riguardo a questa pietra miliare della carriera di Caruso, ossia il rapporto con l'opera di Puccini, Sessa, sulla scia dei più accreditati studiosi pucciniani, affronta il tema del controverso, quasi leggendario incontro che ci sarebbe stato l'estate 1897 tra Caruso e il compositore lucchese, a Torre del Lago. Studiosi sostengono che avvenne e fu decisivo, invece l'autore di questo libro puntualizza che allo stato attuale delle ricerche tale aneddoto non trova ancora riscontri documentali.
Le foto, a corredo del volume, coprono un arco di tempo che va dal 1899 al 1904, gli anni in cui esplode il fenomeno Caruso che diventerà il padrone di casa al Met di New York a partire dal novembre 1903. Immagini che ci riportano agli albori e alle prime affermazioni del tenore partenopeo, che ne raccontano la parabola artistica e umana: dalle prime uscite all'impareggiabile affermazione planetaria. Il volume gode del patrocinio morale del Comitato Nazionale per il Centenario Carusiano, costituito con apposito decreto dal ministero della Cultura, presieduto da Franco Iacono e con Enrico Caruso, omonimo discendente, quale presidente onorario.
Maurizio Costanzo