REDAZIONE CRONACA

Casentino Senza Frontiere compie dieci anni

Una serata speciale sabato 21 dicembre presso il Circolo di Strada a Strada in Casentino

Arezzo, 19 dicembre 2024 – Casentino Senza Frontiere compie dieci anni e festeggia questo traguardo in una serata speciale sabato 21 dicembre presso il Circolo di Strada a Strada in Casentino, con una cena servita e una lotteria il cui ricavato sarà devoluto al progetto “Un ascensore per Morgana”.

Ai partecipanti è richiesto anche un dono per partecipare al progetto “Adotta una letterina”, per rispondere ai desideri di bambini bisognosi.

A raccontare questi dieci anni di solidarietà dentro e fuori il Casentino è l’attuale Presidente Lavinia Dinu.

“L’idea di Casentino Senza Frontiere è nata dieci anni fa da un viaggio di volontariato in Kosovo di alcuni giovani casentinesi i quali, conosciuta quella realtà, decisero di riportare questa esperienza sul territorio e farne tesoro per un progetto di lungo corso e rivolto sia all’estero che all’interno della vallata. Senza frontiere, perché intendevamo e intendiamo abbattere le barriere dell’indifferenza nei confronti di coloro che soffrono, a tutte le latitudini. Ci rivolgiamo a chiunque voglia dare una mano e senta il desiderio di fare qualcosa per il prossimo. Ognuno di loro è il benvenuto nell’associazione”.

Lavinia racconta alcuni progetti: “Abbiamo progetti fissi, come quello della Casa famiglia in Kosovo, dove andiamo sempre anche a lavorare personalmente, a portare viveri, cose di prima necessità, il nostro stesso lavoro.

Cerchiamo di aiutare e abbracciare sia cause sul territorio che più lontano ma di base ovunque ci sia bisogno e dove ci siano canali sicuri. Quando attiviamo un progetto lo facciamo solo quando siamo sicuri di poterlo portare fino in fondo, questa è una nostra preoccupazione e un nostro obiettivo. Un altro progetto recente è stato quello della raccolta viveri e materiali per l’Ucraina nel 2022. L’iniziativa ha avuto una risonanza enorme e abbiamo dovuto fare molte spedizioni, per la mole del materiale che ci è stato portato. Molto bello è anche il progetto di Babbo Natale per i bambini in situazione di disagio socio economico sta andando molto bene. L’Associazione ha circa 30 membri attivi, ma nei momenti di maggiore lavoro o in concomitanza con le varie manifestazioni o iniziative, arriviamo a essere anche molti di più”.

Lavinia Dinu ha anche un aneddoto personale da condividere, tanto è stato l’impatto che ha avuto sulla sua vita e la sua missione di volontaria: “Il mio ultimo viaggio in Kosovo nel 2023, l’ho fatto da sola, approfittando di alcuni giorni di ferie che avevo. Sono partita e l’esperienza fatta è stata inevitabilmente diversa da tutti le altre in questo luogo. Ho infatti vissuto il contesto in modo giornaliero e con la routine della Casa famiglia da noi adottata. In quei giorni sono stata portata a trovare una mamma con due figlie. Nella stanza c’era un odore pungente e mi accorsi che la donna aveva la maglia all’altezza del seno completamente bagnata. Era il suo stesso latte. La giovane aveva partorito da pochi mesi una bimba che non riusciva a tirare il latte perché affetta da una grave patologia epatica. La storia è molto più lunga e dolosa, perché coinvolge in questo caso una bimba piccola, ma in realtà riguarda tantissimi bambini come lei. L’immagine mi è rimasta nel cuore e credo che, vedere con i propri occhi queste situazioni, ci spinga a fare meglio e a fare di più. Lo spirito della nostra associazione è tutto racchiuso in questo ricordo che è personale ma in sostanza riguarda molti di noi volontari che, da dieci anni, abbiamo deciso di non voltarci mai dall’altra parte, di prendere parte alla sofferenza degli altri, di aiutare e portare supporto dove possibile. Fare qualcosa ci unisce alle sorti di molte persone e ci rende più forti e consapevoli”.