Firenze, 3 febbraio 2025 - I social media sono strumenti potenti, in grado di promuovere mete turistiche e creare nuovi flussi di visitatori, ma possono anche innescare fenomeni di overtourism difficili da gestire. Il caso di Roccaraso, dove un video su TikTok ha scatenato un’ondata di polemiche e danneggiato l’immagine della località turistica, ha riacceso il dibattito sull’impatto dei social sulla percezione e la gestione delle destinazioni. In Toscana, fenomeni simili si sono già verificati, sia con effetti positivi che negativi.
Quando i social trainano il turismo: gli esempi toscani
Nella regione, diverse località hanno beneficiato di una massiccia esposizione su TikTok e Instagram, attirando nuovi visitatori. I cipressi di San Quirico d’Orcia, le terme di Bagni San Filippo, il borgo di Fosdinovo in Lunigiana sono diventati mete molto ambite grazie alla visibilità garantita dai social. Un incremento improvviso di turisti può prtò creare problemi logistici, specialmente per le destinazioni meno attrezzate a gestire grandi afflussi,cvomeappunto è accaduto a Roccaraso.
Elena Farinelli: "Fondamentale monitorare i social"
Secondo Elena Farinelli, docente, content creator ed esperta di social media, la chiave è la consapevolezza e la preparazione: "La comunicazione sui social è potente, nel bene e nel male, e certo può avere conseguenze impreviste quando una località non è preparata. Un video virale può portare migliaia di persone in un luogo in poche ore, come accaduto in passato con ristoranti o attrazioni toscane che si sono trovate improvvisamente in overbooking. Gli operatori turistici, così come le istituzioni, devono monitorare costantemente i social per anticipare possibili ondate di visitatori e organizzarsi di conseguenza".
A Firenze, un esempio concreto è quello di una storica trattoria di Firenze: un video di un noto creator fiorentino ha raccolto oltre un milione di visualizzazioni, provocando code interminabili e un afflusso ben oltre le capacità del locale. "I proprietari ne sono felici, ma gestire un aumento così improvviso di clienti non è semplice", commenta Farinelli.” La stessa cosa è successa per l’iniziativa LibroKilo che c’è stata alla Manifattura Tabacchi di Firenze. Io stessa ho fatto un reel per presentare l’evento che ha fatto circa 50mila visualizzazioni, altri creator ne hanno fatti. C’è andata un sacco di gente: la coda arrivava fino al teatro Puccini, con un’attesa di due ore per entrare.
Come prevenire gli effetti negativi del turismo virale
Cosa fare, dunque, per evitare gli impatti negativi di una comunicazione fuori controllo? Gli esperti suggeriscono alcune strategie:
- Monitorare i social: albergatori, ristoratori e amministrazioni dovrebbero seguire attivamente le discussioni sulle proprie destinazioni per essere pronti a eventuali picchi di affluenza
- Collaborare con influencer responsabili: coinvolgere creator affidabili per promuovere un turismo sostenibile e informare correttamente i visitatori
- Comunicare in modo chiaro e tempestivo: smentire le fake news e fornire indicazioni precise sui servizi e sulle regole delle località turistiche.