REDAZIONE CRONACA

Ceccardi: "Il Pd pretende che io lasci Bruxelles"

La candidata leghista sconfitta alle Regionali: "Vogliono che l'unica parlamentare toscana di centrodestra se ne vada, per gestire da soli i fondi europei"

Susanna Ceccardi

Firenze 7 ottobre 2020 - "il Pd pretende che mi dimetta dal parlamento europeo, perché non vuole che l’unico parlamentare di centrodestra toscano eletto dai cittadini resti a Bruxelles per vigilare sulle scelte dell’Europa di qui ai prossimi anni. Arriveranno dei fondi europei ma c’è da valutare per come verranno spesi e veicolati. E vorreste lasciare a seguire queste vicende solo i parlamentari del Partito democratico?". Con queste parole pronunciate durante una diretta Facebook, Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra sconfitto alle recenti Regionali in Toscana ha riacceso la polemica con il Pd e confermato l'intenzione di restare al parlamento europeo rinunciando al ruolo di capo dell'opposizione in consiglio regionale. Sul ruolo del centrodestra in Regione, Ceccardi   ha annunciato che lavorerà in sinergia con il  "nostro gruppo in consiglio regionale, che non farà sconti alla nuova giunta, che oggi più che mai ha radicalizzato il voto regionale senza parlare mai di temi concreti, di lavoro, di impresa, di sociale ma facendo leva solo sulla paura e sull’ideologia.” Così in una nota l’europarlamentare Susanna Ceccardi, a margine di una diretta Facebook per commentare l’esito delle elezioni regionali.

Sul'esito del voto del 20 e 21 settembre, Ceccardi ha aggiunto che "i toscani hanno riconosciuto nel centrodestra una alternativa credibile alla sinistra e Rossi". Ha detfinito "storico in termini di consensi e partecipazione" il risultato ottenuto dal suo schieramento sottolineando che "in ben cinque province su dieci siamo maggioranza, a dimostrazione che esiste una parte di Toscana che chiede un cambio di passo concreto".

Circa l'appartenenza degli elettori del centrodestra. Ceccardi rileva che il suo schieramento ha "raccolto buona parte dell’elettorato moderato a differenza di quanto sostenuto dai nostri avversari che hanno narrato una storia completamente diversa. A fare la differenza è stato il travaso di voti dalla sinistra radicale e dal Movimento Cinque Stelle a Giani: non è vero che i moderati non hanno votato per noi. Il vero dato politico è che la coalizione del centrosinistra si è spostata radicalmente a sinistra".