DORIANO RABOTTI
Cronaca

Prandelli contro Prandelli: il figlio di Cesare nello staff del Bologna

Niccolò è nella equipe di preparatori atletici rossoblù. A Natale famiglia riunita da mamma Aldina, di 90 anni

Prandelli figlio e padre in ritiro con la Fiorentina nel 2007 a Castelrotto

Bologna, 31 dicembre 2020 - Il derby di famiglia è iniziato alla vigilia di Natale, e almeno stavolta Cesare e Nicolò Prandelli si sono potuti incontrare di persona, con calma. L’unica altra volta che si erano affrontati da avversari, quasi due anni fa, non avevano neanche potuto pranzare insieme. Perché alle 12.30 si giocava quel Bologna-Genoa che mise di fronte il padre allenatore e il figlio preparatore atletico. A distanza di 23 mesi, Cesare è tornato alla Fiorentina, Nicolò, 36 anni, è ancora nello staff dei preparatori atletici del Bologna, dove si occupa di monitorare i valori fisiologici e le prestazioni dei giocatori. Si occupa in particolare di quella che gli inglesi chiamano «sport science»: gestisce la console dei gps, collabora alla stesure dei carichi di allenamento e raccoglie i dati individuali delle macchine atletiche dei giocatori, scambiandoli con le federazioni straniere prima delle convocazioni dei rossoblù in Nazionale.

Arrivò con Donadoni, che lo aveva avuto ai tempi del Parma, rimase in rossoblù con Inzaghi e Mihajlovic: tanto per dire che il suo lavoro è stato apprezzato da tecnici diversi, che del cognome d’arte sicuramente non si sono curati molto. Insieme padre e figlio hanno anche lavorato, proprio alla Fiorentina, poi per due anni anche in Nazionale: dopo l’azzurro di Rio 2014, però, e dopo la breve parentesi di quattro mesi al Valencia, le strade si sono separate e dalla stagione 2017-2018 Prandelli jr. lavora a Casteldebole. Domenica si saluteranno prima della partita, come fecero quel 10 febbraio del 2019: «La cosa più difficile sarà spiegare ai nipotini perché non possiamo mangiare insieme», ci aveva detto allora nonno Cesare prima della gara.

Stavolta, complice la sosta, la famiglia Prandelli si è potuta riunire a Natale. Per tre giorni le quattro generazioni sono state insieme ad Orzinuovi dove tutto è iniziato. Nel paese bresciano dove Prandelli è nato, il focolare domestico sotto le feste è stato quello della signora Aldina, mamma di Cesare, 90 anni. Ovviamente nel rispetto delle limitazioni imposte dal Covid (che a Prandelli senior ha portato via uno degli amici più cari), è stato possibile passare qualche giorno insieme.  Con la nonna e il padre, Nicolò ha rivisto la sorella Carolina, che lavora per l’Onu e ha un altra cosa in comune col fratello, oltre al cognome: entrambi si sono laureati con 110 e lode, lei in lettere moderne a Firenze, lui in scienze motorie. Lei si è voluta sposare nel 2015 a Cascina Albera di Romanengo, il paese da dove veniva la mamma Manuela. Che è scomparsa dopo una lunga malattia nel 2007: il suo nome oggi lo porta la primogenita di Nicolò, nata il 19 agosto del 2011 nel giorno del compleanno di Cesare. Tre giorni insieme per staccare la spina e tornare al lavoro, pensando ognuno alla propria squadra, per ritrovarsi da avversari in una domenica insolita. Gli auguri di fine anno invece si dovranno fare a distanza, stasera.

Per la cronaca, l’altro derby finì 1-1, gol di Destro e Lerager. Nessuno dei due Prandelli oggi firmerebbe per lo stesso risultato.