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C.Fiorentino, il consiglio comunale con parere unanime aderisce all’Associazione Nazionale “Città del Vino”

Dopo l’ingresso nell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, Castiglion Fiorentino inizia il suo cammino nella valorizzazione di un altro prodotto di assoluta eccellenza, il vino

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Arezzo, 22 marzo 2025 – Il consiglio comunale con parere unanime aderisce all’Associazione Nazionale “Città del Vino”.

Dopo l’ingresso nell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, Castiglion Fiorentino inizia il suo cammino nella valorizzazione di un altro prodotto di assoluta eccellenza, il vino.

La città di Castiglion Fiorentino entra nell’Associazione Nazionale “Città del Vino”, costituita a Siena nel 1987, che ha, tra le varie finalità, quella di affrontare in modo nuovo le grandi sfide odierne, globalizzazione e competitività. L’adesione ha ottenuto il consenso unanime di tutto il consiglio comunale.

“Fare parte dell’Associazione Nazionale Città del primo passo per valorizzare i nostri prodotti dato che Castiglion Fiorentino si trova in mezzo tra le denominazioni del Cortona Doc e del Chianti dei Colli Aretini, mentre il vino Castiglionese può usufruire solo della denominazione IGT TOSCANO oppure come vino comune. Inoltre l’obiettivo è quello di incentivare il turismo ed enoturismo” dichiara il consigliere con la delega all’Agricoltura Mario Paglicci Reattelli .

Così dopo l’ingresso nell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, Castiglion Fiorentino inizia il suo cammino nella valorizzazione di un altro prodotto di assoluta eccellenza, il vino.

Del resto, Castiglion Fiorentino è un comune caratterizzato da una particolare vocazione agricola e vitivinicola che viene, anche, testimoniata dalla produzione di vini a denominazione d'origine e ad indicazione geografica. E nei secoli la tradizione enologica racconta lo sviluppo storico e culturale della cittadina e rappresenta, o può rappresentare, anche un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e turistico del territorio.

Globalizzazione e competitività sono le grandi sfide che il mondo del vino italiano è chiamato ad affrontare con adeguati strumenti e rinnovata energia se vorrà mantenere il suo ruolo strategico sia in campo economico, sia ambientale, sociale e culturale. Imprese e territorio dovranno, quindi, attrezzarsi per affrontare questo impegno promuovendo una sempre più stretta collaborazione tra di loro.

“L’Associazione Nazionale Città del Vino, in quanto ‘rete’ dei territori a forte vocazione vitivinicola” - fanno sapere dell’associazione – “è parte fondamentale di questa idea di sviluppo che vede la partecipazione attiva dei Comuni Soci, delle forze economiche e sociali, delle imprese agricole e vitivinicole, del mondo produttivo delle tipicità, dell’artigianato, del commercio, della cultura e dell’accoglienza. Una “rete” che, attraverso l’Associazione, sappia consolidare il suo ruolo di interlocutore politico e istituzionale a livello locale, regionale e nazionale e che sia strumento di partecipazione e di progettazione per favorire la crescita dei territori, il loro sviluppo nel nome della sostenibilità e della solidarietà”.