Firenze, 11 ottobre 2023 – Susanna Camerini ma anche molti altri. Non c’è solo la ragazza di 25 anni fiorentina in partenza per il fronte. Altri 300mila giovani riservisti israeliani sono stati richiamati da tutto il mondo in risposta all’attacco di Hamas.
Nella giornata di lunedì 9 ottobre il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha annunciato il reclutamento di 300mila riservisti. Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha sottolineato che tra i 18.000 italiani attualmente in Israele, ce ne sono 1.000 che avendo anche il passaporto italiano, stanno facendo il servizio di leva nell’esercito israeliano.
Leggi qui l’intervista a Susanna Camerini, riservista fiorentina
Chi sono i riservisti
In Israele tutti i cittadini e cittadine tra i 18 e i 29 anni inclusi sono obbligati a prestare servizio di leva militare. Gli uomini, in particolare, sono tenuti a restare nell’esercito per almeno 32 mesi, mentre le donne 24 mesi. L’obbligo riguarda anche chi vive all’estero o ha il doppio passaporto.
I riservisti, in particolare, sono quella organizzazione composta di cittadini che prestano servizio militare, conciliando quest’ultima carriera con un’occupazione lavorativa civile. In Israele, il servizio da riservista è obbligatorio per alcuni anni dopo che si è terminato il servizio di leva obbligatorio.
Le forze armate israeliane dispongono di 186.500 militari effettivi, ma possono arrivare a triplicarsi contando su un effettivo di circa 445mila riservisti in tutto il mondo. Un terzo di quest’ultimo numero è rappresentato da donne.