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Chianti classico, via all’anteprima delle nuove annate: sostenibilità è la parola d’ordine

L’appuntamento della Stazione Leopolda centra tutto sull’ambiente. In questo senso il Consorzio vuole dotarsi di un protocollo composto da 58 regole

Un momento del grande evento dedichiato al Chianti alla Stazione Leopolda (New Press Photo)

Un momento del grande evento dedichiato al Chianti alla Stazione Leopolda (New Press Photo)

Firenze, 17 febbraio 2025 – E' la sostenibilità il tema al centro della nuova edizione della Chianti Classico Collection, presentazione delle nuove annate in commercio in corso alla Stazione Leopolda di Firenze fino a domani, con 218 aziende presenti e 790 etichette.

La sostenibilità è la parola d'ordine anche nella scelta dei materiali per la realizzazione dell'evento: con allestimenti pensati per essere riutilizzati e costruiti con materiali di recupero e la limitazione dell'uso della plastica e della carta.

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Un momento dell'evento alla Stazione Leopolda. Il Chianti protagonista (New Press Photo)

E la sostenibilità, ambientale, sociale e culturale, è alla base anche di un protocollo, composto da 58 regole, a cui il consorzio del Chianti classico sta lavorando. "La sostenibilità è una nuova lente attraverso cui guardare il nostro territorio - dichiara il direttore del consorzio Carlotta Gori - già oggi l'attenzione e la cura verso il territorio è molto alta, ma come tutti, abbiamo dei margini di miglioramento. Credo che un punto focale del nostro protocollo sia proprio quello di guardare al nostro territorio con occhi nuovi: la sostenibilità culturale, che ci contraddistingue da secoli, è più che mai attuale, e vogliamo renderla intellegibile anche per il consumatore, mettendo in etichetta dei vini di chi si certificherà un simbolo dedicato".

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L'evento alla Stazione Leopolda, tutto dedicato all'anteprima delle annate del Chianti Classico, calamita l'attenzione del mondo del vino (New Press Photo)

Il presidente del consorzio Giovanni Manetti ha sottolineato che "l'anno scorso abbiamo celebrato il nostro centenario, i 33 viticoltori padri fondatori del consorzio avevano due obiettivi, quello della promozione e quello della difesa dei nostri prodotti. A distanza di 100 anni gli obiettivi che ci tengono insieme sono sempre gli stessi. Nel frattempo i produttori sono saliti a 500 e stiamo insieme per promuovere e difendere il vino. Ma il concetto della difesa va ampliato e diventa indispensabile la cosa più preziosa che abbiamo, che dona unicità ai nostri vini, che è il territorio: ovvero l'ambiente, il paesaggio e le comunità locali. E' quindi sempre più importante e urgente essere sostenibili, perché sostenibilità vuole dire continuità, é il nostro obiettivo".

Per Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessore all'agricoltura, oggi presente alla kermesse del Gallo nero, "la scelta sulla qualità e la sostenibilità da parte della denominazione è una scommessa eccezionale. L'agricoltura è il migliore presidio a difesa dell'ambiente e del paesaggio. Ed è giusto porre attenzione alla sostenibili