Roberto Davide Papini
Cronaca

Chiesa valdese in lutto: è morto il grande teologo Paolo Ricca

Originario delle Valli Valdesi (in Piemonte) aveva 88 anni ed era legatissimo a Firenze dove suo padre era stato pastore e dove hanno deciso di vivere i suoi fratelli

Paolo Ricca (foto dal sito www.chiesavaldese.org)

Paolo Ricca (foto dal sito www.chiesavaldese.org)

Firenze, 14 agosto 2024 – Un vuoto incolmabile, ma anche un’eredità viva e destinata a fare frutti preziosi: la Chiesa valdese è in lutto per la morte di Paolo Ricca, docente, pastore e teologo raffinato e popolare al tempo stesso, scomparso a Roma all’età di 88 anni.

Nato a Bobbio Pellice (nelle Valli Valdesi, in provincia di Torino) ha vissuto a Firenze nel periodo in cui il padre era pastore e nel capoluogo toscano hanno deciso di restare a vivere i suoi fratelli. Due di loro, Lucilla e Marco, sono recentemente scomparsi e per Paolo Ricca sono stati due momenti particolarmente dolorosi.

Coltissimo ma mai saccente, profondo ma capace di parlare alla mente (e al cuore) di tutti, Ricca era un punto di riferimento per il mondo protestante e non solo italiano. Allievo di Karl Barth, ha partecipato come osservatore al Concilio Vaticano II, «creando nei lunghi anni della sua vita e dei suoi studi un forte consenso ecumenico», come scrive l’agenzia Nev nel dare la notizia della morte. «Condoglianze vivissime alla comunità valdese per la morte di Paolo Ricca, un abbraccio fortissimo», il messaggio di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte. 

Per Valdo Spini, ex ministro e membro della Chiesa valdese, «Ricca è stato un personaggio apprezzato per la sua fede e per il suo pensiero da tutto il cristianesimo a livello nazionale ed europeo»

Paolo Ricca ha scritto molti libri e saggi di successo, dirigeva la traduzione delle opere di Lutero e le sue prefazioni a “Un giorno, una Parola” (il lezionario pubblicato da Claudiana adottato da molte chiese protestanti) sono sempre state particolarmente apprezzate anche da parte di moltissimi lettori cattolici.

Oltre all’attività di  teologo, scrittore e saggista, notevole la sua capacità di predicare appassionando l’uditorio a prescindere dalla sua composizione, provenienza e livello di conoscenza della Bibbia. Una predicazione efficace e incisiva, che alla fine alimentava la speranza nei cuori di chi l’ascoltava.