Firenze, 16 gennaio 2025 – Ridotte ma permangono le fughe di pazienti nelle altre regioni per interventi ortopedici, in particolare per chirurgia di anca, ginocchio e spalla che fanno bruciare le casse della Toscana, costretta a pagare le tariffe in base alle diverse categorie di ricovero (Drg). Tra uscite e arrivi la Toscana ha il segno più per mobilità attiva. Ma le attese troppo lunghe e tempi allettanti per i fuori regione, soprattutto in Emilia Romagna, suggeriscono al governatore Eugenio Giani di varare un piano straordinario per lo smaltimento delle attese in ortopedia nel 2025, con doppi turni in sala operatoria.
“La Toscana – chiarisce il presidente Giani – è una regione virtuosa e sono molte di più le prestazioni offerte in Toscana a residenti di altre regioni che quelle di toscani che vanno a curarsi altrove. Ma appena vediamo un rivolo in senso contrario, lo vogliamo subito tamponare”.
Ma i finanziamenti per poterli effettuare ci saranno? La Regione ha anticipato 10 milioni con l’ultima variazione alla manovra di bilancio approvata a fine anno. Serviranno anche a tamponare questo fenomeno. Soldi che sono già sul piatto che piange, invece, sul versante romano. Per il 2025 rimane la grande incertezza sulla cassetta degli attrezzi che il governo nazionale intende mettere a disposizione.
“Siamo a inizio anno – dice l’assessore al diritto alla salute toscano, Simone Bezzini – e possiamo parlare solo di scenari e non di piani operativi, perché il governo aveva annunciato la riproposizione di autorizzazione di spesa in deroga dentro il fondo sanitario per produttività aggiuntiva e privato convenzionato, che l’anno scorso era pari allo 0,4% e che aveva detto di voler portare allo 0,7, per poi non trovare niente di tutto questo nei testi in Gazzetta ufficiale. Mi aspetto che il governo chiarisca rapidamente”.
La Toscana punta sulla sanità pubblica, lo ha sempre fatto, e quest’anno ha un motivo in più per spingere sull’acceleratore: le elezioni regionali in autunno. E l’abbattimento delle liste d’attesa è una delle priorità.
In Toscana nel 2024, grazie ai 32 milioni del fondo sanitario nazionale destinati alle attività di contenimento delle attese e agli altri 5 milioni aggiunti dalla Regione a ottobre, sono state effettuate 420 mila prestazioni in più rispetto al 2023: 18.407 interventi chirurgici, 375.311 visite specialistiche ambulatoriali e 26.632 screening.
“Dopo gli annunci e le bozze circolate, non c’è traccia in Gazzetta ufficiale della riproposizione della spesa in deroga già concessa nel 2024 e richiesta da tutte le Regioni – incalza il presidente Giani – Il sistema sanitario regionale l’anno scorso ha erogato tra visite e diagnostica oltre 12 milioni di prestazioni, senza considerare quelle dei laboratori di analisi. Di fronte all’aumento della domanda di salute siamo riusciti a contenere l’aumento delle liste d’attesa grazie anche alle risorse autorizzate. L’obiettivo per il 2025 è migliorarsi ancora e molto riusciremo a fare grazie ai 10 milioni di risorse regionali stanziate”.
Intanto la Regione ha definito come impiegherà le risorse trovate nel proprio bilancio. Per abbattere le liste d’attesa saranno attivati progetti con i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia per prestazioni di diagnostica di primo livello. “Saranno messi in campo anche progetti di coprogrammazione e co-progettazione per sviluppare con le associazioni di volontariato azioni condivise per abbattere le liste di attesa”, conclude Giani.