
Un residente filma alcuni cinghiali che “assediano“ il parco della Maggiolina
La Spezia, 11 agosto 2022 - Da tre giorni, oggi è il quarto, il parco “25 Aprile“ in centro alla Spezia, a due passi dalla questura, è diventato a uso esclusivo di una famiglia di cinghiali. I cancelli sono chiusi, nessuno ovviamente può entrare, e una decina di ungulati tra cui diversi cuccioli scorrazza indisturbata in attesa che le autorità prendano una decisione sul da farsi.
Una vicenda incredibile, che ha anche portato all’arresto di una donna di 48 anni, perché nella notte ha spaccato con un martello il lucchetto di uno dei cancelli per liberare i cinghiali.
Ma andiamo con ordine. Tutto ha avuto inizio lunedì mattina quando la famigliola di cinghiali, che già in passato era scesa dalle colline per trovare cibo in centro città, è entrata dentro al parco “25 Aprile“. Gli abituali frequentatori del parco, dove ci sono un’area in concessione con giochi e attrazioni per i bambini e un chiosco bar, si sono accorti della scomoda presenza e hanno dato l’allarme. Impossibile fare uscire in un colpo solo una decina di cinghiali, si è deciso di chiudere il parco diventato così dominio incontrastato degli animali. Con gli anziani in cerca del fresco e i nonni con i nipotini che sono rimasti fuori. Si sono subito mossi gli animalisti, perché il regolamento della Regione Liguria prevede, in questi casi, l’abbattimento. Levata di scudi, con tanto di manifestazione davanti ai cancelli, al punto che il sindaco Pierluigi Peracchini ha emesso un’ordinanza contro l’abbattimento, non essendo a rischio l’incolumità delle persone con il parco chiuso, vietando al tempo stesso di dare da mangiare agli ungulati.
Sono state sistemate alcune gabbie di ferro con cibo come esca per cercare di catturarli, ma i cinghiali non si sono neppure avvicinati. Perché, nel frattempo, c’era chi dava loro da mangiare e da bere attraverso la recinzione. Il parco con i cinghiali è diventato un’attrazione, con tanta gente che ha scattato fotografie e realizzato filmati.
Dopo la mezzanotte tre animalisti, una donna e due uomini, hanno pensato di aprire il cancello che dà su via Parma per fare uscire i cinghiali. Una pattuglia dei carabinieri ha sorpreso la donna proprio mentre era intenta a spaccare il lucchetto. Sono stati fermati tutti e tre. Mentre i due uomini hanno fornito i documenti senza problemi, la donna ha reagito dando in escandescenza e strattonando uno dei carabinieri per divincolarsi e fuggire. I militari sono riusciti, con non poca fatica, a bloccarla. Nella colluttazione uno dei militari ha riportato delle contusioni e ha dovuto recarsi al pronto soccorso. La donna, 48 anni, incensurata, di origine francese ma da tempo residente in provincia della Spezia, è stata arrestata e processata per direttissima, dove ha patteggiato sei mesi con la sospensione condizionale della pena.
Tra chi si schiera dalla parte dei cinghiali e chi invece riterrebbe opportuno abbatterli c’è il titolare del parco giochi per bambini, che è stato costretto a chiudere. "Per noi è stato un danno – dice Valerio Gerardi – avevamo anche delle prenotazioni per compleanni che abbiamo dovuto disdire. Io vengo dal mondo del circo, amo gli animali, mio padre era un domatore di leoni, ma ho bisogno di lavorare e si deve trovare una soluzione, anche perché i cinghiali mi stanno distruggendo tutto".