LUIGI CAROPPO
Cronaca

La Carta di Bolgheri per salvare i cipressi. Task force di esperti e firma del protocollo

La Regione Toscana in campo: varato un piano d’azione dopo l’appello della sindaca di Castagneto Carducci. Saccardi: "Ecco il piano"

L’incantevole scenario del viale di Bolgheri

Firenze, 5 aprile 2022 - Una task force per uscire dall’equivoco burocratico che attanaglia, oltre al cancro dei cipressi, il viale che porta a Bolgheri in duplice filar. La Regione Toscana, nuovamente sollecitata dalla sindaca di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini, ha deciso, dopo le promesse fatte anche in occasione della seratone di gala in onore dell’eccellenza vitivinicola della zona globalmente apprezzata, un piano di intervento. Doppio binario di azione. Il primo riguarda i cipressi da tutelare, curare, salvare e in alcuni casi ripiantare, il secondo superare gli ostacoli delle competenze incrociate tra viale, piante, sottobosco.

La palla è stata presa in mano dalla vicepresidente e assessora all’agricoltura, alle zone rurali e alla Toscana diffusa, Stefania Saccardi. Colloqui con la sindaca di Castagneto che aveva lanciato nuovamente un appello a fine marzo per un coordinamento istituzionale, anche dai microfoni della Tgr Toscana. Obiettivo: arrivare ad un protocollo di intervento efficace e coordinato.

"L’impegno è stato preso e lo abbiamo segnato in calendario: entro maggio mettiamo tutti intorno a un tavolo avendo però le informazioni utili su cui confrontarsi. Per questo il nostro servizio fitosanitario insieme al Cnr che da sempre si occupa della salute dei cipressi, metterà a disposizione un dossier sullo stato degli alberi storici di Bolgheri" spiega l’assessora Saccardi. "Il viale è un patrimonio mondiale, un’eccellenza toscana, un nostro biglietto da visita: vengono da tutto il mondo per percorrere quei chilometri e noi abbiamo l’onere e l’onore di salvaguardare quell’immagine della Toscana conosciuta da secoli".

Il viale che conduce al borgo è di 4,7 chilometri, ospita circa 2400 alberi di cui 400 sono malati e 30 a rischio abbattimento secondo i tecnici e ricercatori del Cnr, che seguono costantemente lo stato di salute. Dagli anni Cinquanta in maniera pandemica anche in Italia si è diffuso un fungo che causa necrosi progressive a partire dalle verdi chiome fino ad uccire il cipresso. Laddove si può salvare l’albero si interviene con una potatura mirata per rimuovere i rami attaccati dal fungo. Nel tempo alcuni cipressi sono stati abbattuti perché ’inceneriti’ dal fungo e sostituiti. E’ stato portato avanti anche uno studio per realizzare e impiantare cloni resistenti ma ancora deve essere messo a punto definitivamente.

Il problema burocratico è uno specchio dell’Italia delle mille competenze su uno stesso territorio: la strada è compertenza della Provincia di Livorno, i cipressi sono di proprietà privata, il sottobosco fa parte delle competenze forestali della Regione Toscana che ha girato la gestione all’Unione dei Comuni metalliferi di cui Castagneto non fa nemmeno parte. "Serve un soggetto coordinatore che metta tutti i protagonisti intorno ad un tavolo al fine di varare un protocollo di tutela preciso" ha detto la sindaca Scarpellini alcuni giorni fa. L’appello è stato recepito dall’assessora Saccardi: "Tutti convocati". A maggio confronto tra istituzioni, privati, esperti per realizzare la Carta di Bolgheri affinchè il duplice filar resti sempre un simbolo per dare forza a quei giganti seppur non più giovinetti.