Gabriele Masiero
Cronaca

Claudio Cecchetto, il re dei talent scout si racconta. "Per il successo bisogna rischiare"

Ospite all’Eliopoli Summer Festival di Calambrone. “Jovanotti il più rivoluzionario, Stefano De Martino tra i più bravi in giro. E per il futuro...”

Claudio Cecchetto

Claudio Cecchetto

Pisa, 25 luglio 2024 – “Sorrido quando mi chiedono cosa mi piace fare fuori dal lavoro: io ho la fortuna che la mia passione coincide con il mio mestiere e quindi continuo a farlo finché ne avrò voglia". Claudio Cecchetto, il re dei talent scout italiani, arriva sul palco del festival Eliopoli Summer a Calambrone: venerdì sera alle 22, intervistato da Massimo Marini. Con lui sul palco ci saranno anche il disc jockey Steve Martin e l’assessore al turismo, Paolo Pesciatini.

Come si riconosce un talento?

"Se ci fosse una ricetta, l’avrei brevettata e tenuta segreta. Scherzi a parte, siccome sono una persona che tende ad annoiarsi, quando vedo qualcuno che mi suscita interesse allora approfondisco. E lo faccio anche quando a primo impatto non incontra del tutto il mio gusto. Cerco di capire la persona, prima ancora che l’artista".

Ma il talento da solo non basta per fare successo

"Non solo non basta, ma per ottenerlo davvero bisogna avere il coraggio di rischiare. Come ha fatto il mio amico Jovanotti, inventandosi il Jova Beach Party. Ecco, continuo a pensare che lui sia l’artista più rivoluzionario in circolazione. Perché continua ad abbandonare la sua comfort zone per sperimentare progetti nuovi. Tra i grandi personaggi che ho lanciato sono in tanti quelli che all’inizio non piacevano al grande pubblico: penso a Jovanotti, ma anche a Gerry Scotti e Fiorello".

A lei devono il successo in tantissimi

"Devono molto soprattutto al loro talento. Ma mi fa certamente piacere che tanti mostrino la loro riconoscenza nei miei confronti. Lo dico ai più giovani: essere riconoscenti è una dimostrazione di intelligenza, non significa sminuirsi agli occhi del pubblico ma dare valore al lavoro fatto".

Chi le piace oggi?

"Da due-tre anni vado dicendo che Stefano De Martino è uno dei più bravi. Sono felice di vedere che ora siano in tanti a pensarla così e sono pronti ad affidargli i programmi più importanti".

Che Sanremo sarà dopo Amadeus?

"Carlo Conti è una certezza, saprà realizzare uno spettacolo all’altezza delle aspettative. Ama è il ‘bravo presentatore’ che ha saputo mettersi in gioco. Aveva bisogno di nuove sfide e questo è esattamente ciò che rende riconoscibile un talento: guardare oltre".

La musica sempre più spesso passa dai talent, che ne pensa?

"Sono un’opportunità ma bisogna capire il format. Funzionano come spettacoli a tutto tondo, perché si è capito che serve una narrazione e non basta più la semplice ospitata. I talent sono una vetrina e aiutano a confrontarsi con il pubblico".

Qual è il prossimo talento che scoprirà Claudio Cecchetto?

"Sto lavorando insieme a una giovane e brillante cantante: Miss Luna. Ha 25 anni e l’ho vista a Miss Italia, mi ha colpito. Era lì per mostrare il suo personaggio, non solo la sua bellezza. Ad autunno uscirà il suo disco con l’etichetta Artist First".