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Cna, 100 semplificazioni per liberare le energie delle piccole imprese

Il Presidente di CNA Arezzo Fabio Mascagni: “La cattiva burocrazia ci penalizza e ci frena”. Tra le proposte il registro unico dei fornitori, il credito di imposta immediato per l’autotrasporto e la definizione dei rifiuti tessili

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Arezzo, 25 marzo 2025 – Tagliare la burocrazia può essere un immenso vantaggio per le attività delle piccole imprese e non comporta alcun costo per lo Stato”. Il Presidente di CNA Arezzo Fabio Mascagni sostiene e rilancia il pacchetto di 100 proposte di semplificazioni dell’Osservatorio CNA Burocrazia. “Una robusta e ampia opera di semplificazione amministrativa e normativa continua a rappresentare una priorità per il Paese, per favorire la competitività, rafforzare la produttività e dare vigore alla crescita – afferma Mascagni. La cattiva burocrazia rimane una foresta pietrificata che penalizza e frena il dinamismo delle imprese. Le 100 semplificazioni contenute nell’Osservatorio non si limitano a segnalare lacci e ostacoli, offrono la soluzione operativa senza pregiudicare le necessarie tutele o abbassare il livello dei controlli puntando a migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione”.

Alcune semplificazioni contenute nell’Osservatorio sono di sistema e riguardano l’intera platea imprenditoriale, le altre si concentrano su 29 settori (dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria) che esprimono circa 830 mila imprese e 3,6 milioni di lavoratori.

Il Centro studi CNA ha stimato in modo prudenziale che la messa a terra delle 100 proposte può contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche burocratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa e un taglio da 7 miliardi di costi della burocrazia che pesano oltre 43 miliardi l’anno.

Oltre a ridurre i costi della burocrazia, le 100 proposte di CNA non comportano oneri per le finanze statali, snelliscono il lavoro della Pubblica amministrazione e migliorano l’efficienza del sistema economico.

Un primo esempio di semplificazione è quello che prevede l’introduzione di un registro unico nazionale dei fornitori economici, evitando agli imprenditori l’iscrizione alle tante piattaforme nazionali, regionali e provinciali che comportano spreco di tempo e di denaro.

“In Italia ci sono sei piattaforme nazionali, la media di quelle regionali è di 25 e altrettante sono quelle locali – afferma Roberto Menchetti, Presidente CNA Valdichiana, imprenditore foianese del settore grafico. Gli imprenditori, e in particolare i titolari di piccole medie imprese, sono quindi costretti non solo ad effettuare decine di iscrizioni, ma anche a tenere sotto controllo le piattaforme che sono sottoposte a modifiche e revisioni, tutte operazioni che potrebbero essere eliminate attraverso il registro unico nazionale”.

Una seconda proposta riguarda il riconoscimento immediato del credito d’imposta sul gasolio per autotrazione, che darebbe alle imprese del settore dei trasporti un beneficio in un periodo difficile per i costi dei carburanti in costante aumento.

“Visto che si tratta di procedure amministrative consolidate – spiega il Presidente Fita CNA Antonio Peruzzi – può essere superata la necessità del decorso di 60 giorni per l’ottenimento del credito, fermi restando i poteri di accertamento dei requisiti da parte della Pubblica Amministrazione che può quindi chiedere un’integrazione della documentazione e, in ultima analisi, annullare il provvedimento in caso di assenza dei presupposti”.

Terzo caso di semplificazione è quello di una più precisa definizione di rifiuto tessile. “Lo scopo è quello di garantire da un lato un riutilizzo degli scarti oggi impossibile – spiega Fabio Cerbini titolare dell’azienda Tagliotex di Arezzo – e dall’altro di ridurre i costi di smaltimento che rappresentano un peso per i bilanci delle nostre imprese. Basti pensare che per una piccola impresa che produce 10 tonnellate di rifiuti tessili all’anno il risparmio potrebbe variare dai 3.000 ai 7.500 euro annui”.

Tre esempi che servono solo a dare un’idea del lavoro fatto da CNA e messo a disposizione del Governo e delle Pubblica Amministrazione: “Sono proposte che se accolte favoriranno l’attività di piccole imprese in tutti i settori, e speriamo quindi che trovino la loro applicazione pratica”, conclude il Presidente di CNA Arezzo Fabio Mascagni.