
Una colf al lavoro in uno scatto d'archivio
Livorno, 4 giugno 2019 - Una collaboratrice domestica in nero, una 57enne moldava, residente a Cecina, ha nascosto al fisco 10 mila euro. Aveva stipulato regolare contratto con il suo datore di lavoro ma non ha denunciato all'Agenzia delle Entrate le retribuzioni percepite tra il 2015 e il 2016, spedendo i soldi nel suo paese di residenza a beneficio dei familiari.
Si tratta del 26° caso di badante in nero scoperto dalla tenenza della Guardia di Finanza di Cecina, che ha accertato finora redditi complessivi non dichiarati tra il 2013 e il 2017 superiore al milione di euro. Ma questo è solo ultimo caso, preceduto nelle scorse settimane da altri. Andava in posta a ritirargli la pensione; faceva la spesa al supermercato; lo aiutava nei servizi per la casa; lo accompagnava in ospedale per le cure. Una serie di attività di sostegno e assistenza necessarie per la serena vita quotidiana di un anziano che, per questo, gli ha corrisposto, dal 2013 al 2015, 55 mila euro. Avrebbe dovuto dichiararli al fisco ma non lo ha fatto. Così la Gdf lo ha controllato per quantificare i redditi percepiti nei tre anni. "Valentino", questo il nome con cui si faceva chiamare il 48enne moldavo, dovrà ora corrispondere all'Agenzia delle Entrate di Livorno, le imposte, le sanzioni e gli interessi su 31 mila euro, quantum che non doveva essere nascosto, al netto degli 8.000 euro annui di esenzione Irpef.