SERENA VALECCHI
Cronaca

“Come una bomba, negozio devastato. La finestra come una ghigliottina, una mia cliente poteva morire”

Il racconto della titolare di un centro estetico. Finestre e porte crollate, vetri come schegge impazzite che entrano ovunque

Calenzano (Firenze), 9 dicembre 2024 – Finestre e porte crollate, vetri come schegge impazzite che entrano ovunque. I negozi e le attività di Calenzano sono un campo di battaglia. Devastati.

Disperati i proprietari delle attività che intorno alle 10,20 di oggi, 9 dicembre, in un istante sono stati travolti da polvere e detriti. Un boato che ha fatto sobbalzare non solo Calenzano, ma i vicini comuni di Campi Bisenzio, Prato, fino a Montale e Pistoia. Dal deposito Eni di via Erbosa una lingua di fuoco alta metri e visibile da chilometri di distanza ha trascinato migliaia di persone nella paura e nella disperazione.

Il bilancio è pesante, si contano due morti, nove feriti e tre dispersi. Una tragedia avvenuta in un’area di carico dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. Più di un mezzo è stato coinvolto dalle fiamme come anche la pensilina della struttura. Il panico che nei primi minuti scorre in Rete.

La disperazione di chi si trova con danni ingenti. “Ci fosse stata una cliente all’interno del negozio probabilmente sarebbe morta”, racconta Gabriella Magazzini, titolare di un centro estetico. La vetrata è caduta come una ghigliottina sulla poltroncina del lavandino. La conta dei danni è ingente in ogni attività.    

“La nostra ditta si trova a 300 metri in linea d'aria", ha raccontato uno dei feriti trasportato a Careggi. “Abbiamo sentito una onda d'urto da dove c'è stata l'esplosione”, ha aggiunto. Nel policlinico è stato attivato il protocollo delle maxi emergenze. 

“Abbiamo udito un'esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra”. È la testimonianza di alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto all'area Eni di Calenzano. “Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco”, racconta un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell'esplosione. 

"Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono”, sono le parole di un altro ferito. L'uomo, 50 anni, si trovava nel suo ufficio a circa 100 metri dal luogo dell'esplosione. Si tratta di uno dei cinque feriti che sono stati trasportati direttamente da lì al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano di Prato.

 "Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L'esplosione - racconta il testimone ferito - è stata così forte da farci saltare per diversi metri all'interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. È stata l'esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Sono ancora stordito”.

Intanto il Comune di Calenzano ha proclamato il lutto cittadino per la giornata odierna e per domani. Tutti gli eventi in programma sono sospesi e la civica Biblioteca resterà chiusa al pubblico oggi, oggi e domani chiusi poi il palazzetto dello sport e la piscina comunale. In accordo con la Prefettura e l'unità di crisi, si spiega su Fb, ha dato poi «indicazione alle aziende con sede all'interno dell'area interessata dall'incidente (via Di Le Prata, via del Pescinale, via Erbosa) di terminare il turno in corso e non attivare il turno pomeridiano».