MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

La cometa del secolo sulla Toscana: la foto di Fabio Longaron è uno spettacolo

Lo studente di Massarosa ha realizzato questo scatto da Volterra: “Ho dovuto calcolare la traiettoria. Dovevo stare attento anche a non superare un certo orario”

La cometa del secolo sulla Toscana: la foto di Fabio Longaron da Volterra

La cometa del secolo sulla Toscana: la foto di Fabio Longaron da Volterra

Firenze, 1 ottobre 2024 - La ‘cometa del secolo’, la C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, illumina il cielo della Toscana. Per il momento è ancora poco visibile e solo per poco tempo, in un momento preciso: all'alba e bassa sull'orizzonte. Quindi è difficilmente individuabile a occhio nudo, a causa dello scarso contrasto con il cielo che schiarisce. Ma Fabio Longaron, venticinquenne di Massarosa, studente di scienze naturali a Pisa, non solo l’ha individuata da Volterra, ma l’ha anche fotografata. Regalando un altro scatto spettacolare, dopo quello dell’immagine del Monviso catturato dalla collina di Pedona, sopra Camaiore, a ben 269 chilometri di distanza.

La cometa del secolo sulla Toscana: la foto di Fabio Longaron da Volterra
La cometa del secolo sulla Toscana: la foto di Fabio Longaron da Volterra

Fabio, come è riuscito a catturare l’immagine della 'cometa del secolo' da Volterra?

“Prima di tutto ho dovuto calcolare la traiettoria della cometa sulla prospettiva di Volterra. Sapevo cioè dove guardare, nel senso che che se i calcoli fossero risultati giusti, la cometa sarebbe passata esattamente da lì. Perché ad occhio nudo si vede ben poco, quasi niente. La traiettoria l’ho calcolata con dei programmi di simulazione delle traiettorie degli astri: ho calcolato in gradi sia l’altezza della cometa sull’orizzonte, che la direzione precisa. In più ho dovuto calcolare, rispetto alla traiettoria della cometa, anche la prospettiva che aveva su Volterra, nel senso che dovevo trovare un punto nel quale questa traiettoria intersecasse la cittadina, calcolando anche in questo caso l’altezza in gradi sull’orizzonte. Dovevo stare attento anche a non superare un certo orario, oltre il quale sarebbe scomparsa anche all’occhio della fotocamera, perché veniva fuori il sole e a quel punto la luminosità sarebbe stata troppo bassa”.

A che ora ha scattato questa foto?

“Esattamente alle 6 e 14 minuti del 30 settembre. La cometa si è vista più o meno fino alle 6 e 29 minuti”.

Per gli amatoriali che hanno la sua stessa passione, con quale fotocamera possono riuscire a realizzare di questi scatti spettacolari?

“Il mio scatto non è particolarmente difficile, essendo uno scatto unico. Ci sono poi gli astrofotografi che usano tecniche diverse che richiedono un enorme lavoro. Nel mio caso il difficile sta solo nel calcolare la traiettoria. Per chi è interessato a muovere i primi passi in questo mondo, basta una fotocamera di base, con un obiettivo abbastanza spinto, e se ne trovano anche a prezzi modesti. Da qui si può iniziare. Poi, se si vuole evolvere, si possono comprare strumentazioni particolari. Per quanto riguarda questa foto, ho utilizzato uno zoom che raggiunge l’ingrandimento di un piccolo telescopio”.

Come è nata questa passione per le foto?

“La passione per la fotografia è nata una decina di anni fa, dalla mia principale passione che è la meteorologia. Sentivo l’esigenza di fotografare tramonti e fenomeni atmosferici, le nuvole, i fulmini, eda lì mi sono appassionato”.

Si immagina un futuro lavorativo nel mondo della fotografia?

“Non lo escludo, ma il mio sogno resta quello di lavorare a contatto con l’ambiente meteorologico, seguire eventi meteorologici estremi, insomma lavorare vicino se non dentro la Protezione Civile”.

A quali altri scatti sta lavorando?

“Sicuramente farò altre foto alla cometa, perché dal 10 di ottobre si dovrebbe vedere ancora meglio, ma questa volta al tramonto. Le Lune piene mi piacciono molto. E se arriva aria fredda mi piacerebbe realizzare altre foto come quelle del Monviso, ma con altri soggetti”.