ELETTRA GULLE'
Cronaca

Scuola, polemica sui compiti per le vacanze: “Sono arrivati sul registro anche a Natale”

L’associazione di genitori Age Toscana raccoglie il malcontento di varie famiglie. “Non è possibile questo stress continuo”.

Studentessa alla prese con i compiti (Archivio)

Studentessa alla prese con i compiti (Archivio)

Firenze, 30 dicembre 2024 - Quando il registro elettronico diventa un incubo. Ci sono genitori da varie città toscane che lamentano l’assegnazione di compiti sul registro anche nei giorni di Natale e Santo Stefano. Insomma, a scuola chiusa, il registro continua a riempirsi di esercizi di matematica, di compiti di inglese, di riassunti e di tavole di tecnologia. Possibile? A rilanciare la rabbia di alcune famiglie è Age Toscana, associazione italiana genitori: “Si sta diffondendo un uso scorretto del registro elettronico. Ci sono docenti che assegnano compiti la sera, durante il fine settimana, perfino durante le vacanze di Natale”.

“Venerdì scorso, finita la scuola, il carico dei compiti era accettabile - si sfoga una mamma fiorentina, tra gli oltre 2mila membri del gruppo Facebook ‘Genitori nella Scuola’-. Poi, però, la vigilia di Natale sono comparsi altri compiti per inglese, tecnologia e grammatica. Vi pare normale tutto questo? Non è possibile non dare mai respiro ai ragazzi, tra l’altro reduci da un’ultima settimana di scuola piena di compiti e interrogazioni”.

La mamma ha toccato un nervo scoperto, dato che i commenti si moltiplicano. “Confermo. Succede anche a noi - replica un genitore -. Anche in classe nostra vengono aggiunti compiti ogni giorno”. E ancora: “Un incubo. Ieri sono arrivati 40 esercizi di matematica”, aggiunge un’altra mamma. C’è poi chi ricorda che “sono gli stessi docenti a reclamare il diritto alla disconnessione quando arrivano circolari e avvisi fuori dall’orario di lavoro”, come scrive un genitore aretino. Ci sono poi insegnanti che predispongono una sorta di ‘calendario delle vacanze’, in cui viene stabilito “quando fare i compiti e quando riposarsi”. “Questa poi è una cosa assurda - tuona una mamma -. Ognuno a casa propria avrà il diritto di organizzarsi come preferisce. Chi fa un viaggio come deve fare?”.

C’è poi chi propone soluzioni, come Francesca: “Nel regolamento di istituto abbiamo fatto scrivere che i compiti vengano assegnati entro l'ultimo giorno prima delle vacanze”.

Qualcuno pubblica anche screenshot del registro: “Questo compito è arrivato ieri. Tra l’altro, argomento non trattato in classe”. E Felicita: “A noi ieri sono arrivati i compiti di musica”.

“In classe nostra i compiti sono stati tutti assegnati prima dell’inizio delle vacanze - racconta una mamma che ha il figlio in una secondaria di primo grado a Firenze -. Noto che gli studenti di oggi non hanno alcuna voglia di fare i compiti durante le vacanze. Anche d’estate è un supplizio”. Per questo motivo, tra i docenti cresce il numero di chi ha deciso di non assegnarli: “Sono un’insegnante - racconta Maurizia commentando un post di ‘La tecnica della scuola’ - ed è semplicemente inaudito che vengano assegnati compiti, tramite il registro elettronico, a Natale e Santo Stefano. Io ho assegnato pochissimi compiti, solo come ripasso di alcuni concetti utili per la ripresa di gennaio”.

E Deborah: “Sono una docente di Discipline Pittoriche in un liceo Artistico. Il compito che ho assegnato ai miei studenti è di uscire di casa per fotografare luci, addobbi, bancarelle… tutto alla ricerca del significato di ‘composizione’. Nel frattempo spero incontrino degli amici per passare un pomeriggio insieme”. Già, perchè per la maggior parte degli adolescenti vacanze di Natale significa ‘solitudine’. “Mio figlio è sempre col cellulare in mano, sono disperata - racconta una mamma -. Il quartiere in cui viviamo non offre nulla di interessante per i ragazzini. Così, noto che la maggior parte di loro sono rinchiusi in casa, tra videogiochi e cellulari. Una situazione estremamente triste e preoccupante. Le scuole dovrebbero restare aperte per offrire occasioni di svago”.

“Le vacanze devono rappresentare un momento di svago per i ragazzi e i genitori - non ha dubbi la dirigente del comprensivo Vespucci, Francesca Cantarella -. Va bene un po’ di ripasso per consolidare quanto acquisito e va bene leggere dei libri per staccarsi dagli smartphone. L’eccesso di compiti è sbagliato. Sono certa che nel mio istituto non siano stati assegnanti molti compiti. Le vacanze devono essere vacanze”.