MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

4 febbraio, il compleanno di Facebook

Ventuno anni fa uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, insieme ad un gruppo di amici decise di lanciare una rete sociale dedicata al mondo universitario

Facebook (foto Ansa)

Facebook (foto Ansa)

Firenze, 3 febbraio 2025 - Ventuno anni fa uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, insieme ad un gruppo di amici decise di lanciare una rete sociale dedicata al mondo universitario. A gennaio del 2004 registrò il dominio thefacebook.com, il 4 febbraio il sito aprì ufficialmente i battenti. Il successo fu immediato: da lì a poco si sarebbe allargato ad altre università americane per poi avere la diffusione mondiale che conosciamo, aprendo alla valanga social media. Oggi Facebook è una delle società che vale di più al mondo, ha stravolto la società e il concetto di privacy, amicizia, informazione, politica, lavoro, con la nascita di nuove professioni all'insegna dei like, e ridefinito il concetto di reale e virtuale. Mark Zuckerberg, nato il 14 maggio 1984 a White Plains, Stato di New York, ha iniziato ad il usare computer e a scrivere software alle scuole medie, mentre all'università era noto per recitare a memoria versi di poemi epici come l'Iliade. Creò Facebook ad Harvard per permettere agli studenti di stabilire un contatto. Nel corso degli anni Facebook ha avviato una campagna acquisti. Instagram nel 2012 e WhatsApp dal 2014. La società è poi sbarcata a Wall Street nel 2012 con una delle offerte pubbliche più grandi degli Usa. Da quando è stato lanciato divenendo di dominio pubblico, Facebook ha traghettato Internet nella fase partecipativa con i contenuti generati dagli utenti e, nonostante sia definito il social dei 'boomer', continua a dominare il mercato. Ha tracciato un modello per le piattaforme venute dopo con la bacheca, la propria vetrina con foto e video; il flusso delle notizie personalizzato dall’algoritmo. E soprattutto introducendo il concetto di like. Facebook ha comunque rappresentato un momento importante nell’educazione digitale della popolazione globale. Ha spinto la massa delle persone ad adottare la rete, fornendo loro un luogo dove esprimersi, condividere, rimanere in contatto. Ha avvicinato le persone e ha reso evidenti le loro opinioni e le loro idiosincrasie. Naturalmente questa grande facilità di esprimersi ha anche dato vita a manifestazioni di odio che non avremmo voluto vedere, ma che sono solo sintomo di un malessere che prescinde dai social, ma che la rete amplifica. Nei prossimi anni Facebook dovrà affrontare nuove sfide, e certamente dovrà confrontarsi con l'introduzione di funzioni di Intelligenza artificiale generativa.