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Comune di Arezzo: le pratiche urbanistiche in Consiglio Comunale

La prima pratica, relativa al complesso immobiliare in via dei Carabinieri, prevede il completamento di alcuni edifici, l’ampliamento di quanto già esistente e la realizzazione di una nuova struttura

Arezzo, 20 febbraio 2025 – Consiglio Comunale 20 febbraio 2025 / le pratiche

Esito positivo per tre pratiche urbanistiche proposte dall’assessore Francesca Lucherini, “a dimostrazione di come il piano strutturale che abbiamo elaborato sia dotato dell’elasticità necessaria e renda appetibile Arezzo per investimenti di imprenditori che già operano nel territorio, che rivestono anche caratura internazionale e che genereranno in tal modo benefici sul piano occupazionale”.

La prima pratica, relativa al complesso immobiliare in via dei Carabinieri, prevede il completamento di alcuni edifici, l’ampliamento di quanto già esistente e la realizzazione di una nuova struttura di 3.500 metri quadrati di superficie di cui 1.500 destinati alla vendita non alimentare. La società subentrata nella proprietà del comparto e proponente il progetto, realizzerà la rotatoria posta all’intersezione tra il raccordo urbano e il raccordo autostradale, praticamente dov’è posizionato il semaforo attuale dopo il cavalcavia, impianto che “frena” lo scorrimento e vanifica parzialmente i vantaggi della rotatoria realizzata dal Comune posta prima del cavalcavia stesso. La pratica ha ottenuto 19 voti favorevoli e 6 astenuti.

Con la seconda pratica è stata adottata una variante al piano strutturale che intende venire incontro alle esigenze di sviluppo di un’azienda che ha manifestato l’intento di ampliare la propria sede produttiva. “Tale realtà economica riveste un ruolo importante nel contesto aretino e ne viene così scongiurata un’eventuale delocalizzazione”. La pratica ha ottenuto 17 voti favorevoli.

Il terzo intervento ricade in una proprietà agricolo-produttiva, caratterizzata da una villa di pregio e inserita in un contesto rurale di altrettanta qualità. L’azienda intende installare sei silos enologici per lo stoccaggio del vino, implementando dunque la sua attività. Tali strutture non risulteranno visibili percorrendo la viabilità limitrofa né andranno a coprire la visuale dell’immobile né a modificare lo skyline di luoghi. La rimessa per le macchine agricole si doterà infine di una nuova copertura esteticamente adeguata sopra la quale verranno posizionati pannelli solari con l’obiettivo di rendere l’azienda autosufficiente sotto il profilo dell’energia elettrica.

La pratica ha ottenuto 26 voti favorevoli.