Firenze, 22 dicembre 2018 - “Concerto precario” stamani nel sottopassaggio della stazione di Santa Maria Novella. Ma non pensate a cantanti in bilico o a stranezze varie. Il concerto è stato “precario” perché a suonare e ad intonare brani della tradizione natalizia sono stati i prof precari di musica. Con loro, anche tanti colleghi delle materie più disparate, perch il precariato non conosce certo confini. Ad organizzare l’allegra manifestazione, che ha richiamato l’attenzione di numerosi passanti, l’associazione ‘Noi scuola’, presieduta da Valerio Cai. “Un modo per mettere in risalto la condizione dei tanti precari della scuola. Docenti che chissà mai quando potranno sperare in una stabilizzazione - sospira Cai -. Il guaio è che il ‘decreto dignità’ parla di posto fisso dopo due anni, ma non per gli statali”. Ecco che i docenti si sono quasi rassegnati a vivere di supplenze annuali, ad essere sballottati di qua e di là, a ricominciare ogni anno scolastico daccapo con alunni e colleghi nuovi e a chiedere, ogni estate, il sussidio di disoccupazione. “Ma così non è vita - protestano gli insegnanti -. Viviamo come sospesi. Non possiamo aspirare ad un mutuo e dobbiamo rinunciare ad ogni progetto a lunga scadenza”. Niente permessi e malattie pagati. Addio anzianità di servizio. “Rivendichiamo il diritto di essere pagati come i docenti di ruolo e come i colleghi precari di religione”, affermano i prof, che chiedono la costituzione di graduatorie provinciali permanenti a scorrimento per l’immissione in ruolo e per gli incarichi annuali. Queste graduatorie, secondo Noi Scuola, dovrebbe essere aperte a tutti coloro che hanno svolto tre anni di servizio di insegnamento negli istituti statali.
CronacaProf in musica: "Un concerto 'precario' per chiedere la stabilizzazione"