LISA CIARDI
Cronaca

Riflettori sul condominio. Barbecue e condizionatori: come gestirli senza litigare

L’avvocato Santarelli: "Attenzione a fumo, cattivi odori e immissioni rumorose". "Rapporti di buon vicinato in spiaggia: educazione e buonsenso prime regole "

Condomini e barbecue: le regole (Foto di repertorio)

Condomini e barbecue: le regole (Foto di repertorio)

Firenze, 5 agosto 2024 – Con la bella stagione escono dal letargo alcuni problemi tipicamente estivi. Eccone allora alcuni che sommano il rapporto condominiale o di vicinato degli immobili, a quello prettamente umano: il barbecue e l’aria condizionata. A spiegare come affrontarli è l’avvocato Luca Santarelli, esperto in tematiche condominiali.

Partiamo dal barbecue, croce e delizia di tanti condomini.

"Il barbecue, che dona succulenti pietanze, in realtà è più noto per essere al centro di acerrime discussioni tra vicini perché, quando in uso, genera fumi e odori (il termine tecnico è "immissioni") che, talvolta anche grazie alla ventilazione sfavorevole, invadono le proprietà confinanti o vicine".

Come si affronta il problema?

"Per il fumo va richiamato l’articolo 844 del Codice civile che ne vieta l’immissione oltre una soglia di tollerabilità. Per gli odori la questione è assai difficile tracciare, non esistendo a oggi uno strumento forense accreditato per la loro misurazione. In questo quadro d’incertezza viene in aiuto una sentenza, passata alla storia, della Corte di Cassazione, che ha espresso il principio in base al quale un odore che invada la proprietà confinante può costituire reato (nel caso citato si trattava di "puzzo di fritto" propagato nelle scale condominiali). Al di là delle norme, va ricordato che, prima di invocare la legge, sono essenziali le buone maniere, l’educazione e il buonsenso".

E ora l’aria condizionata...

"L’aria condizionata, quando diviene patologia giuridica, ha una diagnosi e quindi una cura, più semplici. Il rumore del motore esterno si può infatti misurare col fonometro, che permette di capire se il rumore emesso è tollerabile o intollerabile. È intollerabile, cioè illecito, se supera di cinque decibel durante il giorno e di tre durante la notte il rumore di fondo senza il motore acceso. In questo caso, colui che emette il rumore dovrà realizzare ogni modifica per ridurlo. Approfitto di questo approfondimento per alcune raccomandazioni su un ‘condominio’ che tale è ma che pochi considerano in questi termini".

Ci dica…

"Parlo del rapporto di vicinato in spiaggia, sia libera che negli stabilimenti balneari. È molto frequente vivere situazioni di disturbo da parte del vicino di ombrellone che parla a voce alta nelle prime ore del pomeriggio disturbando il classico riposino; oppure dover subire il fumo di sigaretta o una lunga telefonata al cellulare. Insomma, la spiaggia diviene una sorta di ’condominio dei condomìni’, nel quale l’essere umano è più vicino che mai agli altri. Per fortuna alcuni stabilimenti balneari hanno introdotto un codice di comportamento che prevede il divieto di fumo, se non in certe aree dedicate o il silenzio nelle prime ore pomeridiani. Insomma si sono dati una sorta di regolamento condominiale da spiaggia… che è davvero un’ottima idea".