
Riflettori sul condominio
Firenze, 17 marzo 2025 – I parcheggi e i posti auto sono oggetto di moltissime discussioni condominiali, liti, contenziosi e diverbi. Ma perché tanta litigiosità intorno agli spazi per lasciare la macchina? Ne parliamo con l’avvocato Luca Santarelli, esperto di problematiche condominiali.

Perché il tema è oggetto di così tante tensioni?
«Le ragioni sono plurime, le due principali possiamo individuarle nel fatto che molti edifici sono sforniti di posti auto o, quelli edificati sino agli anni ’90/2000, sono solamente uno per ciascuna unità immobiliare e rapportati alle autovetture dell’epoca. Pertanto, con il crescere delle famiglie e del tenore di vita, ogni famiglia non ha più un solo mezzo a quattro gomme ed inoltre, oggi, le misure di una vettura sono ben superiori a quelle degli anni Ottanta».
Quali sono i problemi più ricorrenti?
«Non basterebbe una pagina del quotidiano per rispondere. In linea generale capita molto spesso che i veicoli vengano parcheggiati nelle zone di manovra o in cortili dove non possono stare. Questa cattiva abitudine crea problemi a coloro che debbono accedere ai propri garage, ma può anche rendere difficoltoso l’intervento dei mezzi di soccorso. Infine, non di rado, atteggiamenti del genere fanno venire meno i presupposti per la sicurezza antincendio (Certificato Prevenzioni Incendi)».
Da qualche anno vanno di moda i frazionamenti delle unità immobiliari. Come incidono sui posti auto?
«Questo è un altro bel problema. Negli stabili sorti soprattutto dalla fine degli anni Ottanta, ogni unità immobiliare doveva avere un posto auto. In caso di frazionamento, chi acquista le nuvoe case frazionate pretende di parcheggiare al pari dei proprietari degli immobili non frazionati».
Ed è una richiesta corretta?
«Assolutamente no! Infatti, i nuovi proprietari degli immobili dovranno, proprio come hanno fatto con la loro abitazione, frazionare l’uso del posto auto. Al fine di evitare sterili, ma costose discussioni, occorre che la questione sia risolta al nascere, sin dall’atto di compravendita. L’esperienza suggerisce purtroppo che così non è».
E quando i posti auto sono numericamente inferiori alle unità immobiliari che compongono il condominio, come è possibile muoversi?
«Anche questa è una situazione molto ricorrente. Il sistema più pratico e che da luogo a meno discussioni è la turnazione. Anche in questo caso però capita che le pretese o le speranze dei singoli condomini prevalgano sul buonsenso, dando luogo a discussioni e liti che rendono più difficile la condivisione degli spazi».
Lisa Ciardi