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Confagricoltura Arezzo, meno burocrazia per le aziende, ristori, imballaggi e assicurazioni agevolate. Gli obiettivi centrati nel 2023

Bartolini Baldelli: ci attende un nuovo anno in cui agire con maggiore determinazione per la tutela delle aziende e dei prodotti

bartolini baldelli

Arezzo, 16 dicembre 2023 – Norme più semplici per le aziende forestali, assicurazioni agevolate contro le calamità, le risorse per le produzioni danneggiate dagli eventi climatici e la questione degli imballaggi. Sono questi i temi che il Presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli, sottolinea a fine anno dopo l’assemblea nazionale in cui il Presidente della Repubblica ha ribadito il valore sociale del settore.

«Si sta concludendo il 2023 e per il comparto agricolo si tirano le somme di un anno estremamente complesso, caratterizzato da eventi sia di carattere internazionale che climatico non prevedibili i quali, in molti casi, hanno pesato in modo significativo sui conti delle imprese», spiega Bartolini Baldelli.

Dalla volatilità dei prezzi dei cereali, all’aumento dei tassi di interesse, dai costi energetici alle difficoltà climatiche, le sfide delle nostre imprese per resistere alle intemperie metereologiche e dei mercati sono sempre più complesse.

Un messaggio di forte incoraggiamento arriva direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente all’assemblea generale di Confagricoltura. Dopo aver ascoltato la relazione del Presidente Massimiliano Giansanti, il Presidente della Repubblica ha tenuto, dinanzi all’assemblea, un discorso appassionato e ricco di spunti. Ha ripercorso la storia dell’agricoltura del nostro paese dal dopoguerra ai nostri giorni, evidenziandone il ruolo cruciale sia in termini di economia e sicurezza alimentare sia di gestione e manutenzione del territorio. Ha ricordato il forte valore sociale che il comparto agricolo rappresenta e quanto importante sia sostenerlo, nell’interesse dell’intero sistema paese.

«Preme sottolineare l’importanza di tale intervento che, per voce del Presidente della Repubblica in persona, rende onore ad un comparto, quello agricolo appunto, troppe volte bersaglio di attacchi pretestuosi e senza alcun fondamento scientifico - dichiara il Presidente di Confagricoltura Arezzo - il Capo dello Stato ha invece ben sottolineato il valore sociale dell’agricoltura che è custode di territori e di tradizioni, che negli anni si è sviluppata e da modello arretrato, oggi, grazie alle nostre imprese, e’ divenuta attività di avanguardia sia a livello tecnologico che di sostenibilità, i cui prodotti di eccellenza sono apprezzati in ogni parte del mondo».

«In questo anno 2023 che volge al termine - puntualizza Bartolini Baldelli - non sono mancate le battaglie sindacali che vedono la nostra associazione sempre in prima linea a fianco delle imprese agricole. Mi preme ricordare in particolare il lavoro che abbiamo fatto e stiamo tuttora facendo, sia a livello territoriale che nazionale su una serie di tematiche che coinvolgono a pieno le nostre imprese. Solo a titolo esemplificativo possiamo citare la questione sulla semplificazione normativa riguardante la gestione forestale, la tutela dei sistemi di protezione come l’assicurazione agevolata sulle calamità naturali per i settori della frutta e del tabacco, il netto contrasto alla proposta della Commissione Europea sul tema imballaggi, la necessità di trovare maggiori risorse da allocare a ristoro dei danni provocati da eventi climatici anomali in particolare alle produzioni vitivinicole ed olivicole. Confagricoltura Arezzo esprime soddisfazione per l’aumento dei fondi del Pnrr dedicati al comparto agricolo ed in particolare ai progetti di filiera. Continua invece a segnalare la mancanza di strumenti adeguati che proteggano il valore delle colture cerealicole troppo spesso soggette a svalutazioni determinate da speculazioni internazionali sulle quotazioni di mercato. L’augurio del Presidente della Repubblica ci aiuta ad aprire questo ormai prossimo 2024 con maggiore determinazione, con quello spirito resistente e resiliente che, da sempre, caratterizza chi lavora a contatto con la terra».