MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Rinuncia alla vittoria per soccorrere un compagno. Gioele simbolo di altruismo, premiato dal Coni

L’atleta lucchese (9 anni) rinunciò a vincere per aiutare un compagno caduto. E’ stato premiato dal presidente del Coni Malagò con una maglia azzurra

Rinuncia alla vittoria per soccorrere un compagno. Gioele simbolo di altruismo, premiato dal Coni

Lucca, 17 giugno 2023 - "I più emozionati eravamo io e mia moglie, lui è salito sul palco sicuro e ha raccontato tutto come se niente fosse". I genitori di Gioele, di Lucca, sono molto orgogliosi. Il loro figlio, 9 anni, è stato invitato a Roma, alla Fidal (Federazione Italiana di atletica leggera, ndr ), alla presentazione della maglia della Nazionale per i Mondiali di atletica leggera. Evento a cui era presente Giovanni Malagò, presidente del Coni. L’invito a Roma è in relazione a quel gesto che ha reso Gioele suo malgrado famoso. Il video è diventato virale. Alle batterie dei 400 metri del Gran Galà Esordienti che precedeva il Meeting Internazionale città di Lucca, il 4 giugno, Gioele si è trovato in testa insieme a un undicenne di Massarosa. Le gambe si sono toccate per un momento e il giovane versiliese è finito rovinosamente a terra. Sembrava si fosse fatto male sul serio e allora il bambino lucchese si è fermato per verificarne le condizioni e lo ha aiutato a rialzarsi, rinunciando a quella che in quel momento sarebbe stata una facilissima vittoria, visto il vantaggio accumulato sugli altri. Nel frattempo sono stati superati da un ragazzino livornese che vincerà la corsa, ma loro dietro hanno terminato in parata, accompagnati da scroscianti applausi del pubblico.

Il piccolo Gioele con il presidente del Coni Malagò: la maglia azzurra è sua
Il piccolo Gioele con il presidente del Coni Malagò: la maglia azzurra è sua

I paragoni si sono sprecati. C’è chi ci ha visto la poesia del libro "Cuore" di deamicisiana memoria, i più realisti (dato che comunque eravamo nell’ambito sportivo), hanno ricordato Paolo Di Canio che in Premier League rinunciò ad un gol fatto per soccorrere il portiere avversario. Gli atleti a Roma poi hanno voluto regalare a Gioele una maglia della Nazionale di atletica con tanto di firme autografate.

"Un gesto apprezzato - ribadisce il padre - , ma che dovrebbe rappresentare la normalità, aiutare chi è in difficoltà. Si dice spesso che nessuno verrà lasciato indietro. Gioele lo ha applicato alla lettera. Ringrazio i vertici Fidal che in occasione della presentazione della maglia è come se avessero scritto un messaggio chiaro: anche i campioni affermati o professionisti che indossano quella divisa, che rappresenta la nazione, siano come il bimbo. In una disciplina come l’atletica, aliena a certe esasperazioni, sono valori che valgono anche a così elevati livelli. Inoltre gli abbiamo insegnato a non mitizzare la vittoria ad ogni costo". Una bella storia.