Arezzo, 27 marzo 2025 – Consiglio Comunale 27 marzo 2025 / interrogazioni
La prima interrogazione è stata presentata dalla consigliera comunale Valentina Sileno che ha sottolineato come ancora via Padre Caprera versi in una condizione caratterizzata dal restringimento della sua carreggiata. “A quando la sistemazione? Sono passati due anni da quando ci siamo interessati a questo tema”.
L’assessore Alessandro Casi: “il 9 agosto scorso un professionista è stato incaricato di redigere la relazione geologica che ci è stata fornita il 29 gennaio 2025. Il 3 febbraio tale documento è stato integrato con le valutazioni strutturali di un ingegnere. La soluzione proposta è dunque un consolidamento a sostegno della strada e di una parte della porzione muraria: tale progetto dovrà essere inviato ancora alla soprintendenza per l’autorizzazione definitiva dopo di che partiremo con i lavori”.
Due le interrogazioni sullo stato dei lavori in via Fiorentina: la prima di Egiziano Andreani che ha chiesto i morivi per i quali il cantiere risulta ancora fermo e se un progetto definitivo sia sul tavolo o meno dell’amministrazione. La seconda di Alessandro Caneschi che ha proposto analoghi quesiti chiedendo altresì se è previsto un nuovo aggiornamento verso l’alto della spesa, “già enormemente aumentata negli anni”.
L’assessore Marco Sacchetti: “mi è stato comunicato che dopo la prima settimana di aprile saremo pronti per la nuova consegna dei lavori, che dunque ripartiranno dopo la terza settimana dello stesso mese. Con qualche inevitabile interferenza sulla viabilità che cercheremo di gestire. Il cantiere durerà tutto il 2025 e buona parte del 2026”.
Michele Menchetti ha chiesto chiarimenti sulla visita dell’ambasciatore di Israele ad Arezzo, ricevuto dal vicesindaco Lucia Tanti. “Non possiamo sottacere quanto sta succedendo a Gaza dove le vittime palestinesi sono arrivate a cifre impressionanti. Alcuni politici israeliani sono stati accusati di violazione del diritto internazionale umanitario e di crimini di guerra. Nessuna parola è stata detta per quanto sta accadendo. Ritengo dunque fuori luogo e inopportuno ricevere l’ambasciatore di un paese sul cui primo ministro pende un mandato di accusa internazionale. Non va invece manifestata vicinanza alle migliaia di famiglie della Striscia coinvolte nel lutto? Come può Arezzo definirsi ‘amica’ di uno Stato che sta compiendo un genocidio”?
Il vicesindaco Lucia Tanti: “nella ricostruzione di quella giornata l’interrogante si è dimenticato di citare la presenza del prefetto, che evidenza come quell’incontro, per quanto informale, debba essere ricondotto a una natura pubblica e istituzionale. Detto questo, non è stato inopportuno o fuori luogo. Israele è uno stato democratico, l’unico in quella porzione di mondo e Arezzo ha una doppia responsabilità verso il popolo ebraico, essendo gemellata con Auschwitz e ospitando nel suo territorio la cittadella di Rondine dove Liliana Segre, sotto scorta anche a seguito di quanto accaduto il 7 ottobre e dell’antisemitismo emergente, offre la sua testimonianza. Non credo che per Gaza si possa parlare di genocidio, quello è stato compiuto nei confronti del popolo ebraico con la Shoah. Ricevere l’ambasciatore di uno Stato sotto attacco è importante, anche per condannare l’atteggiamento ambiguo che spesso sembra emergere quando parliamo dei morti di Israele”.
Due le interrogazioni, una di Alessandro Caneschi e una di Marco Donati, sui problemi informatici incontrati dal Comune di Arezzo in questi giorni: quali le cause, quali i rapporti con la ditta aggiudicataria del servizio, quali soluzioni vengono messe in campo per sopperire con altre connessioni. “I disservizi si sono reitarati negli anni, si prolungano per ore e giorni e generano molti disagi ai dipendenti e soprattutto ai cittadini, che prendono appuntamento ad esempio allo Sportello unico e si vedono costretti a rinviarlo”.
L’assessore Monica Manneschi: “sono state due giornate impegnative, il servizio informatico del Comune è intervenuto con prontezza per sopperire. Sull’origine ci sono state fornite varie ipotesi, ancora non suffragate. La criticità si è protratta, quindi, ben oltre i tempi di disservizio riportati nel contratto, ammessi in sole otto ore. È evidente che l’operatore ha sforato, creando un disagio gravissimo e insostenibile. L’amministrazione è intervenuta con un’immediata diffida, interpellando poi gli operatori del territorio per una soluzione ponte che garantisse una connessione alternativa, dopo di che nella giornata di ieri il servizio è stato ripristinato. Non è stato l’unico caso che abbiamo dovuto fronteggiare negli anni per cui nei prossimi giorni provvederemo a una risoluzione del contratto con l’attuale per avere il servizio da un nuovo operatore”.
Giovanni Donati ha chiesto chiarimenti sul bando per la pista di motocross a Ponte alla Chiassa, “un ennesimo caso in cui si è proceduto con un atto senza tenere conto delle esigenze della popolazione. Francamente non vedo come un’associazione possa garantire le condizioni previste dal bando, visto che le condizioni della struttura sono pessime e risentono della mancata manutenzione ordinaria che si protrae per anni. Poi c’è il rischio idraulico, molto alto. Necessita dunque trovare un’altra area per il crossdromo, lontana da un centro abitato. Bastano dieci moto in una pista per alzare una polvere insostenibile”.
L’assessore Federico Scapecchi: “nata nel 1992 con un’autorizzazione che ha conosciuto anche vicissitudini giudiziarie, la pista nel 2020 è stata posta sotto sequestro e questo è il motivo per cui da quella data non è stata oggetto di manutenzione. Poi è tornata libera da un anno e mezzo circa. Poteva essere messa a bando prima, lo abbiamo fatto ora, dopo che alcune associazioni sono venute a chiederci chiarimenti sul suo destino, manifestando interesse e dichiarandosi disposte a investire. I costi che un futuro gestore incontrerà potranno variare: non dovrà ovviamente sorgere una nuova Miravalle, vi potrebbe invece essere sistemato un circuito per moto elettriche o per il ciclocross. In ogni caso, chiunque si approccerà al bando, dovrà osservare rigorosamente le normative sul rumore, sull’impianto d’irrigazione e le pompe idrauliche necessarie alla pista. Purtroppo il Comune non ha altre aree da mettere a bando per questa disciplina. Resto ovviamente a disposizione per incontrare i cittadini”.
E sui lavori in piazza Saione è intervenuto Giovanni Donati chiedendo chiarimenti sull’avvio degli stessi “visto che la statua è stata tolta da tempo ed è stata risolta la questione degli alberi”.
L’assessore Alessandro Casi ha replicato che “dopo la modifica del progetto seguita agli incontri con il comitato e il Consiglio Comunale aperto, l’impresa aggiudicataria che aveva dato disponibilità si è poi ritirata. Così siano stati costretti a rescindere il contratto e a scorrere la graduatoria contattando la seconda classificata. Con quest’ultima stiamo definendo il nuovo progetto, restando in attesa di una risposta definitiva”.
Dopo le interrogazioni, è stata approvata con 11 voti favorevoli, 5 astenuti e un contrario la mozione di Fratelli d’Italia discussa nella scorsa seduta: con essa s’impegna sindaco e giunta a esprimere in ogni sede istituzionale lo sdegno della comunità aretina nei confronti dei gravissimi atti terroristici perpetrati nei confronti del popolo israeliano il 7 ottobre 2023, anche alla luce delle recenti manifestazioni orchestrate da Hamas che hanno preceduto il rilascio di alcuni ostaggi. In questo quadro, viene espressa ferma condanna nei confronti di ogni forma di antisemitismo.