STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Far West Bandecchi in aula: si scaglia contro i consiglieri. Placcato dagli agenti della municipale

L’ennesima intemperanza del sindaco di Terni. Minaccia di schiaffeggiare gli esponenti di opposizione di FdI. Prima grida a uno di loro: "Rida pure sennò le volano tutti i denti". Poi il "Vaffa" al capogruppo Cecconi

Terni, 29 agosto 2023 – Ci risiamo. Stefano Bandecchi torna a far parlare di sé nel giro di pochi mesi: prima da presidente della Ternana, gli sputi ricambiati ai tifosi che protestavano; poi gli spintoni con il giornalista dell’ufficio stampa davanti a Palazzo Spada a pochi giorni dall’insediamento sulla poltrona del sindaco; ieri il Far West in consiglio comunale con l’incontro ravvicinato con i consiglieri di opposizione di FdI. "Se continuano a rompermi, due schiaffi in faccia glieli do davvero" dice Bandecchi a conclusione di una giornata a dir poco convulsa. Torna anche il concetto dei "due schiaffi", alias "due pizze". Quest’ultime il sindaco le promise al giornalista: "Se torna, gli do due pizze". "Sputo e do pure due pizze" rivendicò Bandecchi nell’alterco con i tifosi.

Ieri il caos è scoppiato sull’argomento della sicurezza urbana e delle risorse a disposizione del Comune. Primo round: il sindaco replica a Orlando Masselli, ex assessore al bilancio nella precedente giunta, candidato sindaco del centrodestra sconfitto proprio da Bandecchi al ballottaggio. "Lei ha gestito la cassa per cinque anni – cosi ìl sindaco a Masselli – e si deve vergognare di dire che oggi servono i soldi, venga Masselli, continui a ridere sennò le volano via tutti i denti...".

Reagisce il capogruppo FdI, Marco Cecconi, urla e indici puntati. Bandecchi lascia la postazione del sindaco e si scaglia verso i consiglieri di FdI, trattenuto a stento dal vicesindaco Riccardo Corridore e dagli agenti della polizia locale. Seduta sospesa, ripresa dopo qualche minuto e conclusa. Ma c’è dell’altro: a seduta sospesa il sindaco intima ai vigili di spostarsi e raggiunge Cecconi, nuovo round con "vaffa" finale. Opposizioni, di destra e sinistra, dal prefetto (in serata a colloquio anche con Bandecchi come racconta lui stesso in un enigmatico video social); i parlamentari Verini e Ascani del Pd si rivolgono al ministro Piantedosi.

Una valanga di inorridite prese di posizione che non scalfiscono il sindaco. "Mi devono chiedere scusa, perché quando parla un consigliere e a maggior ragione il sindaco, gli altri devono stare zitti – tuona l’imprenditore livornese –. Non possono sbeffeggiarmi dicendomi delinquente o pagliaccio. Quando mi sono diretto verso il consigliere Cecconi volevo solo farlo mettere seduto. Sono stato buono, se continuano a rompermi...". "Spetterà alle autorità assumere le decisioni opportune" commenta Masselli. Replica Riccardo Parca, coordinatore di Alternativa Popolare: "La volgare macchina del fango e degli insulti reiterati orchestrata da mesi da forze politiche di opposizione livorose e inconcludenti ha toccato il punto più basso".