ENRICOMATTIA DELPUNTA
Cronaca

L’ateneo antiviolenze: Pisa punta al contrasto di molestie e abusi. Riflettori sulle chat

La strage delle donne: si mobilitano le università toscane

Pisa, 23 novembre 2023 – Una Commissione per indagare il fenomeno delle violenze e delle molestie contro le donne in ateneo. È il gruppo creato pochi giorni fa dall’Università di Pisa e che sarà composto da docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti con l’obiettivo di individuare gli strumenti e le modalità percorribili per contrastare le molestie all’interno e fuori dalle aule universitarie. Il nome ufficiale sarà Gruppo di lavoro per l’indagine contro la violenza dentro l’Università Pisa e si riunirà per la prima volta il primo dicembre.

Una commissione che si è resa necessaria alla luce di alcuni casi di messaggi molesti segnalati all’interno dell’ateneo in alcuni gruppi di WhatsApp gestiti da studenti. Il team sarà un ulteriore passo avanti nelle mani dell’ateneo pisano, oltre al già esistente sportello contro la violenza di genere, nato un anno e mezzo fa. L’ateneo, specialmente dopo il tragico femminicidio di Giulia Cecchettin che ha scosso il paese, ha ritenuto di dover intensificare l’attenzione sul tema anche alla luce del ruolo centrale della formazione scolastica e universitaria nel contrasto della violenza sulle donne.

“Stiamo provando – spiega Renata Pepicelli, delegata per le attività in Gender Studies and Equal Opportunities dell’Università di Pisa – a contrastare il fenomeno con una serie di attività. Abbiamo aperto da oltre un anno e mezzo uno sportello contro la violenza di genere ([email protected], 050 2215104) che gestiamo insieme alla scuola Normale e alla scuola Sant’Anna in collaborazione con la Casa della donna. Poi abbiamo il Cug (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni) e c’è la parte formativa, con i corsi di studi di genere. Inoltre abbiamo appena istituito un gruppo di lavoro per indagare il fenomeno delle violenze in ateneo".

Intanto nella mattinata di ieri gli allievi della Sant’Anna hanno organizzato a Pisa un sit-in bloccando simbolicamente l’ingresso dell’Ateneo, con dieci minuti di rumore aderendo all’appello della sorella di Giulia, Elena Cecchettin, che aveva chiesto che le manifestazioni di solidarietà non fossero di silenzio.

E ancora iniziative ieri a Firenze, dopo quelle della sera precedente con quattromila persone in piazza Santissima Annunziata, per la Giornata contro la violenza sulle donne , organizzata dalla Cgil con la testimonianza di Paola Alberti e Massimo Noli, genitori di Michela, uccisa nel 2016 dall’ex marito. Preoccupanti i dati dello Sportello donna chiama donna che fa capo a Cgil Frenze. Aumentano infatti in tutta la Toscana le donne che chiedono aiuto. Se nel 2018 il sindacato aveva registrato 40 passaggi, quest’anno da marzo a novembre "i contatti sono già saliti a 50. La spia di una piaga diffusa, ma anche il segno che la rete di aiuto e i riflettori accesi spronano le donne a far emergere quell’abisso di violenze finora taciute.

E sempre a Firenze l’Università aderisce alla campagna Posto occupato, riservandolo durante vari eventi a una donna vittima di femminicidio: ciascuno è invitato a scattarsi una foto accanto e a pubblicarla sui propri profili social (hashtag #UnifiPostoOccupato #PostoOccupato) menzionando gli account dell’Ateneo che le rilancerà fino al 25 novembre.