
Un momento delle esibizioni dei ragazzi
Firenze, 24 marzo 2025 - C’è sempre più musica nelle scuole. E lo dimostra il fatto che, per tutta la Toscana, sono oltre 5mila gli studenti, tra primarie e soprattutto secondarie di primo grado, che da stamani stanno animando la seconda edizione della rassegna regionale per cori scolastici, iniziativa promosso dall’Usr all’interno di un ampio progetto basato sulla diffusione della musica a scuola. Oggi, per quanto riguarda la provincia fiorentina, appuntamento all’auditorium dell’Ottone Rosai, dove hanno iniziato ad esibirsi 400 ragazzi di 20 scuole. "Non è una gara, ma un'occasione per vivere la musica con piacere, senza la paura di dover dimostrare di essere i migliori”, sorride Maria Carmela Intrieri, dirigente del comprensivo Gandhi, scuola polo per il potenziamento musicale.
La musica come strumento di inclusione, crescita e condivisione: è questo il cuore della rassegna. I ragazzini sono entusiasti: spaziano da ‘Volare’ a Lucio Dalla, passando per i Beach Boys. “Nel tempo libero ascolto il rap, ma grazie al coro ho conosciuto musica che ignoravo”, ammette Giacomo, studente di Borgo San Lorenzo. “E’ un’iniziativa divertente che ci insegna a collaborare ed a stare uniti”, gli fa eco Giada. Ma davvero a casa ascoltate solo il rap? “No, io a volte ascolto i Queen”, sorride una ragazzina.
Ma la musica, in scuole sempre più multietniche, è anche un ponte tra le diverse culture. Lo sanno bene al comprensivo Gandhi, che per l’80% ospita alunni stranieri. "La musica è uno strumento potente per creare legami e promuovere l’inclusione - dice Intrieri -. Noi portiamo avanti l’iniziativa del coro durante le ore curricolari. Il repertorio è vario. Ad esempio, per il giorno della memoria gli studenti hanno intonato un canto rom. Mentre per il capodanno cinese non ci facciamo mancare la musica di quel Paese, dal quale arrivano tanti nostri alunni”. Ma come si fa ad insegnare in una scuola in cui anche durante l’anno arrivano bambini che non sanno l’italiano? “E’ un lavoro enorme - dice Intrieri -. Noi, ormai, abbiamo una tradizione trentennale di inclusione. Il 10% dei nostri studenti non conosce la nostra lingua. Pertanto abbiamo creato una didattica in grado di rispondere ai bisogni di tutti, utilizzando anche altri linguaggi, in primis le immagini e i filmati, che aiutano a collegare l’aspetto visivo a quello legato all’uso della parola”. All’evento anche il direttore dell’Usr, Ernesto Pellecchia: “Abbiamo autorizzato 30 nuovi indirizzi musicali nelle scuole della regione negli ultimi sei anni e incrementato l'organico con 120 nuove cattedre di strumento. In totale, oggi in Toscana ci sono 115 indirizzi musicali nelle scuole secondarie di primo grado. In modo particolare abbiamo prestato attenzione alle aree che offrono meno. Di qui l’avvio dei progetti musicali anche ad Albinia frazione di Orbetello, Rosignano nel livornese, Montignoso, in provincia di Massa e Carrara, e Villafranca in Lunigiana”. E l’assessora Benedetta Albanese: "La musica è un linguaggio universale, capace di farci comunicare, esplorare emozioni e creare relazioni. Questo progetto ha un grande valore sia per l'impatto socio-emotivo che per quello educativo”.