Pisa, 5 maggio 2020 - Primi passi all'ospedale di Pisa per la sperimentazione della plasmaterapia sui malati Covid-19, con due infusioni del sangue ricavato da pazienti guariti che hanno sviluppato gli anticorpi alla malattia. Per ora sono due i pazienti sottoposti a questo trattamento sperimentale, ma uno solo rientra nel protocollo della ricerca, mentre l'altro ne ha beneficiato per uso compassionevole.
«Il fatto importante - spiega l'infettivologo dell'Aoup, Francesco Menichetti, che coordina la sperimentazione - è che siamo partiti e ora dovremo monitorare l'efficacia di questa terapia, ma i primi riscontri sono buoni. Posso dire solo che si tratta di due pazienti ricoverati all'ospedale di Cisanello: uno in terapia intensiva e uno in un reparto Covid».
Menichetti sottolinea anche la difficoltà a reperire donatori adeguati: «L'iter è infatti piuttosto complesso perché non è come selezionare normali donatori di sangue, di età compresa, se lo fanno abitualmente, tra i 18 e i 65 anni o fino a 60 anni, se sono donatori occasionali. Occorre anche valutare se i determinati soggetti possono donare oppure no in base al loro complessivo stato di salute. E questa è una malattia che colpisce per lo più gli anziani, con patologie pregresse che potrebbero inficiare la donazione anche se guariti. Insomma, solo il 15-20 per cento dei potenziali donatori risultano idonei per la terapia».