ROBERTO DAVIDE PAPINI
Cronaca

Ha un infarto, ma aspetta ad andare in ospedale per paura del virus e muore. "Non fatelo"

Il cardiologo Casolo: "Chi ha i sintomi dell'infarto chiami il 118, vada al pronto soccorso, servono cure immediate"

Il cardiologo Giancarlo Casolo

Il cardiologo Giancarlo Casolo

Firenze, 16 marzo 2020 - Tra gli effetti del coronavirus, che sta stravolgendo le nostre vite, c'è anche un netto calo degli accessi al pronto soccorso. Un fatto che, in tempi di emergenza sanitaria, è positivo, ma non sempre: "Purtroppo, in varie cardiologie,riscontriamo i casi  di persone che avvertono i sintomi dell'infarto, con un forte dolore toracico, e aspettano a chiamare il 118 perché hanno paura di essere infettati in ospedale dal coronavirus", dice Giancarlo Casolo, primario di cardiologia all'ospedale della Versilia e presidente toscano dell'Associazione nazionale cardiologi ospedalieri.

"E  una situazione che va assolutamente evitata _ aggiunge Casolo _ perché nei nostri ospedali funziona perfettamente e dà ottimi risultati una 'Rete infarto' che è pienamente attiva. Quindi, bisogna intervenire subito, gran parte di questi infarti ha necessità di essere trattata entro pochi minuti. Questo vale anche per le aritmie".

Casolo precisa che il suo intervento "non è  certo per sminuire o allentare l'attenzione sulla epidemia Covid-19 in atto ma quella di non abbassare la guardia nel caso di un sospetto infarto del miocardio o delle malattie cardiovascolari che si presentano acutamente"

Purtroppo,in alcuni casi  la paura del coronavirus è stata fatale: "Nel mio ospedale un paziente è morto per essere arrivato troppo tardi, quando ormai non c'era nulla da fare. Un altro è stato salvato, ma con danni al cuore molto più gravi di quelli che avrebbe riportato se fosse venuto prima".

Casolo ricorda che "l'infarto è la prima causa di morte nel mondo e in Toscana ci sono tra i 6 e i 7mila infarti l'anno". La raccomandazione, dunque,è d'obbligo. "In tempi di coronavirus non bisogna abbassare la guardia sulle altre patologie, perché non è che la gente smette di avere problemi cardiovascolari. Quindi, se non vogliamo vedere una crescita della mortalità, appena una persona avverte i sintomi dell'infarto (soprattutto i pazienti a rischio, ma vale per tutti) chiami subito il 118".