Firenze, 11 aprile 2020 - Ne abbiamo già parlato su questa pagina, ma è utile ripeterlo: gli animali domestici non sono contagiosi e non possono trasmetterci il coronavirus. Adesso è arrivata anche la risposta dell’Istituto Superiore di Sanità. Niente rischi dunque da Fido e Micio, anzi...addirittura potremmo essere noi a trasmettere il coronavirus ai nostri piccoli amici. Scrive infatti il professor Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell’Istituto Superiore di Sanità: "Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione. La possibilità che gli animali domestici possano contrarre l’infezione pone domande in merito alla gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19. La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente, così come si richiede agli altri membri del nucleo familiare".
Questo fa sì che coloro che hanno il coronairus debbano mettano in atto particolari attenzioni nei confronti dei loro quattrozampe: niente contatti ravvicinati. E’ un mdo per proteggere i nostri piccoli amici. Le parole di Agrimi, che hanno fatto chiarezza su un tema tanto delicato, sono state accolte con soddisfazione da parte delle associazioni animaliste. La presidente dellL’Enpa (Ente azionale Protezione Animali) ha sottolineatoo:"Il professor Agrimi ha anche ricordato nel rapporto che gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo. In assenza di sintomi riferibili a COVID-19 e se non si è in isolamento domiciliare, passare del tempo con il proprio animale domestico e accompagnare il proprio cane nell’uscita quotidiana (nel rispetto della normativa) contribuisce a mantenere in salute noi stessi e i nostri amici animali. Grazie di cuore per aver fatto chiarezza. Non c’è nessun allarme e anzi gli animali restano talvolta l’unica consolazione per chi è in quarantena. Quando è necessario le associazioni, e anche l’Enpa, si fanno carico degli animali che i proprietari non possono accudire. E ad esempio, insieme alla protezione civile, ci facciamo carico degli animali di persone ricoverate." © RIPRODUZIONE RISERVATA