Firenze, 4 aprile 2020 - Esami radiologici a domicilio del paziente o nelle Rsa grazie ad una donazione all’ospedale Santa Maria Nuova da parte della Fondazione CR Firenze per un valore di 55 mila euro che hanno consentito l’acquisto di attrezzature portatili, e ai fondi messi a disposizione da Regione Toscana attraverso il Bando Sociale. Strumentazioni che risultano fondamentali in questo momento di emergenza legata al contenimento del virus Covid-19, poiché consentiranno di evitare l’afflusso dei cittadini in ospedale. Grazie a queste attrezzatture potranno essere eseguiti esami radiologici del torace, degli arti superiori ed inferiori e del bacino.
Il servizio è esteso anche gli ospiti della Rsa. Le strumentazioni portatili acquistate, si precisa in una nota della Asl Toscana Centro, «risultano fondamentali in questo momento di emergenza legata al contenimento del virus Covid-19, poiché consentiranno di evitare l'afflusso dei cittadini in ospedale». Grazie a queste attrezzature potranno essere eseguiti esami radiologici del torace, degli arti superiori e inferiori e del bacino. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la decentralizzazione dell’assistenza, delle cure e delle diagnosi può, nei casi di cronicità delle patologie, della progressiva non-autosufficienza e della conseguente fragilità, essere una valida risposta ai bisogni dei cittadini. Inizialmente sperimentale per il territorio della provincia di Firenze, l’iniziativa si avvale del supporto logistico della Pubblica Assistenza Fratellanza Militare Firenze, partner logistico del progetto che metterà a disposizione oltre a un mezzo dedicato, il personale soccorritore che offrirà l’assistenza sanitaria urgente in caso di specifiche criticità che si dovessero verificare al domicilio allertando precocemente il sistema di emergenza territoriale. Sarà infatti un unico Tecnico di Radiologia, adeguatamente protetto, ad avere il contatto diretto con il paziente per l’esecuzione dell’esame. Il referto e le immagini saranno immediatamente disponibili poiché il collegamento in tempo reale con i medici radiologi di Radiodiagnostica dell’ospedale di Santa Maria Nuova consentirà la valutazione delle immagini, la loro interpretazione e refertazione immediata attraverso l’utilizzo della tele radiologia. I vantaggi di tale forma di organizzazione saranno molteplici: la riduzione per i tempi legati allo spostamento dei pazienti e dei costi connessi, del numero di accessi impropri, il ridotto utilizzo dei mezzi di soccorso che potranno così essere destinati ad altri scopi, il tutto mantenendo alta la qualità delle prestazioni erogate grazie alla tecnologia utilizzata in tali apparecchiature nell’ottica di una metodologia di intervento sanitario integrata e unificata. Per il medico sarà possibile prenotare il servizio attraverso il numero telefonico dedicato alle urgenze – fast track riservato alla Medicina Generale.
“La Fondazione CR Firenze mai come in questo momento sente forte la responsabilità di affiancare e sostenere le strutture sanitarie del territorio – afferma il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – Questo è un importante finanziamento che va nella direzione di favorire le misure governative per contrastare la diffusione del coronavirus. Soltanto con l’unione e il contributo di tutti riusciremo a vincere questa battaglia”. "Siamo contenti - è il commento dell'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi - che questo progetto, sostenuto anche da investimenti sul bando del sociale, con un contributo della Regione di oltre 12.000 euro, arrivi in un periodo strategico, per dare una mano sul fronte Covid. Con questa apparecchiatura sarà possibile fare accertamenti diagnostici a tanti anziani o soggetti fragili, senza farli spostare dal loro domicilio". “In una fase di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo – commenta Roberto Carpi, direttore di Radiologia di Santa Maria Nuova - avere a disposizione uno strumento che, su richiesta del medico di medicina generale, ci permetta di intervenire al domicilio, consentirà di evitare che il paziente, sia in fase di diagnosi che durante il decorso della malattia, venga spostato presso un servizio radiologico ospedaliero o territoriale per eseguire l’esame radiologico, riducendo il disagio del paziente stesso, i costi connessi e minimizzando il rischio infettivo per i numerosi operatori che normalmente sono coinvolti nel processo”.
Maurizio Costanzo