
Caffè al bar (foto repertorio)
Firenze, 9 marzo 2020 - Al tempo del coronavirus, anche il rito del caffè al bar, e della colazione con cappuccino e cornetto, per i fiorentini non è più lo stesso. All'interno dei bar circolano meno clienti. All’esterno, su qualche vetrina compare l’avviso col decalogo delle dieci indicazioni da adottare per limitare il più possibile la diffusione del contagio, e non mancano quelli che indicano specificatamente di rispettare la distanza di sicurezza.
E non mancano gli avvisi rivolti ai clienti, come questo all’esterno di un bar del centro: “Si informano i signori clienti che l’accesso a questo esercizio è subordinato al rispetto, per il mantenimento nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro”. Il titolare di un bar del centro ci spiega: “Stamani, ma già da alcuni giorni, i clienti sono pochissimi. Ci teniamo a tranquillizzarli: noi igienizziamo e disinfettiamo con prodotti specifici le maniglie delle porte come i portatovaglioli. Tutto per assicurare la massima sicurezza ai clienti. E poi i tavolini all’esterno li teniamo a distanza di sicurezza di oltre un metro”.
Eppure stamani, nel nostro tour in centro, notiamo qualche bar chiuso e pochissimi clienti. La maggior parte dei fiorentini ha preferito dunque prendere il caffè e fare colazione a casa. Una città spettrale, dagli Uffizi al Bargello a Palazzo Pitti, con tutti i musei chiusi. Anche il mercato del Porcellino, di solito affollato di turisti, ha aperto e iniziato la settimana con un’altra faccia, con molti banchi in meno.
Il nostro torur in centro procede per la via dello shopping, dove di turisti quasi non ce n’è. Un negozio di via della Vigna Nuova, in pieno centro, ha affisso il cartello: “In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio invitiamo la gentile clientela al rispetto di quanto disposto. Il nostro personale vigilerà affinchè all’interno del punto vendita venga rispettata la distanza di un metro tra i visitatori”. E vista l’emergenza e le prescrizioni volte a limitare sempre più le condizioni da contagio, sulla vetrina di una farmacia di piazza della Signoria troviamo il cartello che indica specificatamente di “Entrare uno alla volta, un cliente per ogni postazione libera”. E proprio per evitare gli assembramenti di persone e rispettare la distanza di sicurezza, l’invito ai clienti è quello ad “Attendere il proprio turno all’esterno della farmacia”.
Maurizio Costanzo