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Coronavirus, in Toscana chiesta cassa integrazione per 67mila lavoratori

Il territorio più coinvolto è quello di Firenze, seguito dalle province di Lucca, Pisa e Livorno, mentre quello meno interessato e' al momento il territorio provinciale di Massa Carrara

Operaio in fabbrica (Ansa)

Operaio in fabbrica (Ansa)

Firenze, 17 aprile 2020 - "Era inevitabile che, dopo il logico boom iniziale di domande, complice anche il ponte pasquale, il dato relativo alle richieste di cassa in deroga per i lavoratori che non usufruiscono di altri ammortizzatori sociali, calasse un po'. Ma il numero di domande presentate in questa seconda fase rimane alto e complessivamente siamo adesso a quasi 28 mila richieste presentate a partire dal 31 marzo.

Questo aspetto evidenzia non solo la bontà dell'intervento messo in atto dalla Regione ma anche e soprattutto l'importanza della celerità con cui abbiamo agito". Con queste parole l'assessore regionale a Lavoro, formazione ed istruzione, Cristina Grieco, commenta il report sulle richieste di cassa integrazione in deroga diffuso oggi, venerdì 17 aprile, dalla direzione Lavoro della Regione Toscana, che evidenzia come, da martedì 31 marzo a tutto ieri, giovedì 16, siano pervenute complessivamente 27428 richieste di autorizzazione alla cassa integrazione in deroga da parte di aziende aventi unità produttive in Toscana.

Si tratta del secondo report. Il primo, che fermava i dati a mercoledì 8 aprile, diceva che le domande, in nove giorni, erano state 19686. L'incremento in questi successivi otto giorni, dunque, è stato di 7742 richieste. "Nostra intenzione è fornire ciclicamente i dati elaborati dalla nostra direzione Lavoro", aggiunge l'assessore Grieco. "E' chiaro che, da ora in poi, le nuove domande caleranno mentre i nostri uffici saranno impegnati ad esaminare le richieste e dar seguito a queste".

Dal 31 marzo al 16 aprile il numero medio giornaliero di domande inviate alla Regione è di 1714. Dall'ultimo report emerge una sostanziale diminuzione quotidiana delle richieste rispetto ai primi giorni di apertura del sistema, com'è logico che sia, non solo perché questo secondo periodo ha incluso anche i giorni da sabato 11 a lunedì 13 aprile, coincidenti con il ponte di Pasqua, dove le istanze sono state poche, ma anche perché stiamo entrando nella fase in cui il forte flusso iniziale è destinato a lasciare definitivamente il campo all'attuazione concreta della misura. Il numero di lavoratori coinvolti, al 16 aprile, è in ogni caso di 66825. Il territorio più coinvolto è quello di Firenze, seguito dalle province di Lucca, Pisa e Livorno, mentre quello meno interessato è al momento il territorio provinciale di Massa Carrara. Cospicuo, in ogni caso, risulta anche il numero di lavoratori non residenti in Toscana. I giorni di cassa integrazione richiesti mediamente per ogni lavoratore sono circa 28. Per quanto riguarda il numero di domande e di aziende registrate nel sistema regionale a partire dallo scorso 31 marzo, invece, il secondo report evidenzia che un'azienda ha inviato in media 1,17 domande e che la maggioranza delle imprese che hanno richiesto la cassa in deroga ha sede legale nelle province di Firenze, Pisa e Lucca.