Firenze, 15 aprile 2020 - L'intera costa toscana si chiede che estate sarà. Quando e come potremo accedere alle spiagge e agli stabilimenti balneari? E' ancora allo studio come riuscire a far conciliare la voglia di mare negli stabilimenti balneari con il distanziamento sociale e il rispetto delle norme anti-coronavirus.
Ma in attesa che ci siano direttive vere a livello nazionale e regionale, intanto una certezza per gli operatori allo stremo c'è. Possono infatti iniziare, rispettando le norme di sicurezza solite (mascherine, distanziamento sociale) le operazioni di ripristino degli stabilimenti balneari e i lavori necessari per far ripartire la stagione.
Aprile è sempre un mese importante per gli operatori proprio perché c'è la vera e propria ripartenza: si ricevono le iscrizioni di nuovi e vecchi clienti e si ultimano gli interventi nelle strutture prima della riapertura. Quest'anno molti, a causa del coronavirus, partono in ritardo. Ma, almeno con gli interventi, si può partire. Sembra chiarirlo il decreto del presidente del consiglio del 10 aprile, come sottolinea anche il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti.
Questo si legge all'articolo 12 comma 2 del decreto: previa autorizzazione del prefetto, "per le attività produttive sospese è ammesso l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, attività di pulizia e sanificazione ed è consentita la spedizione verso terzi di merci giacenti e la ricezione in magazzino di beni e finiture".
Altri sindaci interpretano in questo senso il decreto. E così ad esempio al Cinquale, altra zona importantissima per il turismo balneare, il sindaco d'intesa con il prefetto ha dato il via alle manutenzioni.
Intanto, "Forza Italia porrà al governo con assoluta priorità l'esigenza di dare certezza a tutti coloro che operano in base a concessioni. Sottolineiamo le esigenze delle imprese balneari, fondamentali per il rilancio del turismo, settore particolarmente colpito dall'emergenza in corso. Le norme gia' prevedono una proroga di queste concessioni fino al 2033, ma questa scelta va ribadita dal governo subito. Così come devono essere affrontati i temi delle concessioni aeroportuali, portuali e di altri settori". Lo dichiarano in una nota i senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini, Maurizio Gasparri, Massimo Mallegni e Giuseppe Moles.